Un esercito di poveri: la Caritas raddoppia e apre anche di sera

Il direttore don Carmine: noi siamo sempre in attività grazie soprattutto al grande lavoro dei volontari
AVEZZANO. La Caritas diocesana aprirà anche di sera. Questo l'annuncio del direttore, don Carmine Di Bernardo, parroco di Villavallelonga, che sta lavorando insieme a tutti i volontari per assicurare un pasto caldo alle persone in difficoltà anche per la cena. La Caritas diocesana ogni giorno cammina senza sosta per poter assicurare servizi a chi non può permettersi nulla. Persone senza lavoro, senzatetto, extracomunitari e anziani in difficoltà. In tanti bussano alla porta della Caritas e infatti i numeri ogni anno aumentano, come del resto le attività che i volontari portano avanti.
«Ogni giorno serviamo alla mensa tra i 35 e i 60 pasti», ha spiegato Lidia Di Pietro, vice presidente Caritas, «e assistiamo in un anno fino a 6mila persone, italiane e straniere. Abbiamo poi tanti servizi come quello delle docce, il centro San Martino dove distribuiamo gli abiti due volte a settimana e ci stiamo attivando anche per poter aprire un dormitorio dove poter ospitare i senzatetto con l'obiettivo di far fronte all'emergenza freddo». Quando alle 12 aprono le porte della mensa della Caritas in fila per un piatto di minestra calda preparata dalle volontarie in arrivo da tutta la Marsica ci sono decine di persone. Qualcuno arriva un po’ prima e si fa anche una doccia nell'area attrezzata, altri invece mangiano qualcosa e scappano via. In tanti, poi, si recano anche al centro San Martino dove, sempre le volontarie, distribuiscono abiti di seconda mano due volte a settimana. Una grande macchina dell'altruismo, quindi, che non si ferma mai. Sempre legata alla Caritas è anche la Bottega equo-solidale di piazza Matteotti e il nuovo Emporio. Proprio lì gli addetti, oltre a distribuire alimenti, vogliono tessere rapporti sociali con chi arriva trasformandolo in un centro d'ascolto dove poter incontrare volontari formati che sanno accogliere le famiglie e dialogare con loro. L'intento, infatti, è quello di garantire disponibilità, ascolto, accoglienza dei nuclei familiari che si trovano in situazioni di disagio, dare una risposta concreta alle loro esigenze, individuare le cause che sono all'origine del disagio e aiutarli.
«Siamo contenti di questa nuova struttura perché riusciamo a intercettare i bisogni delle persone e dare un aiuto anche a chi non se la sente di recarsi alla Caritas», ha continuato la vicepresidente, «nell'Emporio la famiglia è attiva e sceglie quello di cui ha bisogno».
Tra le grandi novità del mondo Caritas non c'è solo l'Emporio solidale. A breve, infatti, verrà potenziato il servizio mensa per poter offrire una cena dignitosa a chi arriva. «Stiamo colonizzando con la carità Avezzano con tutte le strutture che abbiamo», ha commentato don Carmine, «l'Emporio è un segno di delicatezza verso chi è in difficoltà. Ringrazio il Signore che ci permette di agire in sinergia con Comuni ed enti per far sì che tutti possano avere una dignità. La Caritas è sempre in attività con tanti progetti possibili grazie alla forza del volontariato. Stiamo lavorando per poter aprire la mensa anche di sera. Mi piacerebbe che l'Emporio chiudesse subito e che tutte le famiglie bisognose potessero avere un lavoro, ma mi rendo conto che purtroppo, almeno per ora, non è così e per questo ci diamo da fare per aiutare chi è in difficoltà».
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