Albergo diffuso e multinegozi per rilanciare il centro di Atri

L’argomento principe dei programmi elettorali riguarda il rilancio del cuore della città Il centrodestra punta sul turismo, Pd e alleati scelgono le imprese e il M5S la defiscalizzazione
ATRI. Il tema è il rilancio del centro storico e le misure dirette ad allontanare lo spettro dello spopolamento di Atri. Varie e diverse sono le misure presentate dalle liste in campo in vista delle prossime elezioni amministrative che vedono contrapposte tre coalizioni.
Nell’agone ci sono quella di centrodestra che fa capo al candidato sindaco Piergiorgio Ferretti, quella del centrosinistra che non vede ancora confermata la candidatura della figura di Alfonso Prosperi ma che vede il Pd aggregato alle liste “L’AltrAtri” coordinata da Michele Capanna Piscè , “Rinascimento Atriano” dell’ex assessore Giammarco Marcone e “La Casa dei Moderati-Atri Rurale” capeggiata da Umberto Italiani e Davide Calcedonio Di Giacinto, ed infine la lista del Movimento 5 Stelle rappresentata dal candidato a sindaco Massimiliano Concetti.
Ferretti della lista “Atri, la sfida continua” che godrà l’appoggio del movimento “Atri non si Tocca” dei socialisti atriani e di Fratelli d’Italia, per rivitalizzare il centro storico dice di voler concentrare tutti gli uffici pubblici in centro dando la possibilità di avere tutti i servizi a portata di mano. Inoltre si è detto pronto a sposare la proposta dell’attuale assessore al turismo Domenico Felicione ossia l’”albergo diffuso” che vedrà le abitazioni private far parte di un circuito per essere utilizzate a scopi turistici. «La misura ridarà ad Atri quella centralità persa e farà ritornare il centro città vivo e pieno di turisti», ha affermato Ferretti, «occorre ridare vita al teatro con una residenza teatrale e fondare il Palazzo della cultura come luogo creazione del prodotto culturale».
Il centrosinistra dal canto suo giorni fa ha reso noto la cosiddetta “piattaforma programmatica” e sul tema di come rilanciare il commercio del centro città ha delineato alcuni punti cardine: «occorre un grande progetto per i centri storici di Atri e delle frazioni, mediante una defiscalizzazione totale per 10 anni in favore delle nuove imprese e delle famiglie anche con l’aggiunta di un “bonus”. Abbiamo l’obiettivo di realizzare un grande progetto denominato “Casa delle start-up/nuove imprese”, per i giovani locali, mediante la creazione di un incubatore e di un acceleratore di impresa, con la creazione di 200 postazioni di lavoro, dove le energie di Atri potranno esprimersi e realizzarsi». Inoltre aggiunge il centrosinistra occorre «un progetto per far ripartire il commercio con una “deregulation che consenta la creazione dei multinegozio per far si che più ditte possano condividere lo stesso locale commerciale e abbattere così i costi di gestione. Occorre ripensare Atri non come una città a mono-vocazione ma come una città multitasking. Pensare a tutte le scuole e non solo agli indirizzi superiori». Il Partito Democratico in una nota ha evidenziato che «l’aspettativa è quella di costruire in vista delle imminenti elezioni comunali una compagine inclusiva, capace, trasparente e credibile, cominceremo a lavorare mettendo a disposizione le proprie personalità migliori».
Il candidato Massimiliano Concetti 5 stelle sul tema di come far rifiorire il commercio e la vita in città ha proposto: «Una volta valutati i bilanci comunali cercheremo di attuare una defiscalizzazione per i nuovi negozi che si collocheranno nel territorio anche nelle frazioni, aiutando i giovani ad aprire attività attraverso delle start-up e cercheremo ci accentuare il servizio di “Informagiovani” che oggi non funziona come dovrebbe».
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