Morì investito: Statale chiusa per la perizia

12 Aprile 2018

Petacciato. La Procura ordina ulteriori indagini nel punto in cui a ottobre scorso fu travolto un saldatore

PETACCIATO. La Procura di Larino ha disposto l’incidente probatorio sulla Statale 16 Adriatica nel punto in cui il 22 ottobre 2017 perse la vita Ivoninskji Mistislav, 29 anni, saldatore russo che risiedeva ad Atri ma lavorava ad Ortona. Il giovane fu investito alle 3,30 nel territorio di Petacciato in Molise, da un’Alfa Mito guidata da V.T.I., 30 anni, di Vasto. I genitori della vittima abitano a Montenero di Bisaccia. Sabato 14 aprile il tratto di strada teatro della tragedia sarà chiuso per permettere a periti, avvocati e forze dell’ordine di eseguire un’accurata perizia. Sul posto saranno presenti l’avvocato Giovanni Arienzo di Pescara e l'ingegnere Massimo Mammarella per la vittima, l’avvocato Giuseppina Fabretti e l’ingegnere Gianluca Ciofani per il conducente. Il Gip di Larino ha incaricato l’ingegnere Fabio Clave e il perito Stefano Moretti.
L’Adriatica è finita più volte sotto accusa. Non lontano da dove è morto il saldatore russo persero la vita anche Domenico Castignanò e Andrea Marinelli. Ivoninskji quando fu investito pare stesse tornando a casa dei genitori, con i quali aveva trascorso la giornata di sabato. La sera, poi, era andato a divertirsi in una discoteca di Petacciato marina. Poco dopo le 3 è uscito dal locale e alle 3,30 è morto travolto dalla Mito diretta a Vasto. Indagato per omicidio stradale colposo è il 30enne di Vasto che guidava la vettura. I carabinieri hanno definito l’incidente mortale «una tragica fatalità». L’indagato è risultato negativo ai test tossicologici e alcolemici. La Statale era illuminata a sufficienza ? I periti esamineranno anche le condizioni della segnaletica.
I carabinieri attraverso le testimonianze hanno realizzato un rapporto che ora potrebbe essere arricchito con i risultati della perizia. Dalla discoteca al luogo della tragedia la distanza è di circa un chilometro. Al momento della tragedia pare che il 29enne stesse urinando sul ciglio della strada. Probabilmente si è spostato oltre la linea che delimita la carreggiata ed è stato travolto. Il ragazzo che guidava la Mito dal giorno dell’incidente è distrutto. L’incidente pare sia stato una tragica fatalità. Nei suoi confronti non ci sono le aggravanti previste in caso di investimento mortale. Resta il trauma per la terribile esperienza vissuta. Il giovane vastese fu il primo a soccorrere la vittima e a chiamare i carabinieri. Ai militari ha raccontato che il 29enne era coperto dall’oscurità. L’automobilista si è accorto di avere investito la vittima solo dopo aver sentito l’impatto del corpo contro la macchina. (p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .