Vis Pesaro-Pescara, perché per Stellone è un ritorno a casa

Mare, padel e pallone: l’allenatore dei marchigiani vive a Pescara da anni e suo padre ha giocato nel Delfino
PESCARA. Si torna sempre dove si è stati bene. Roberto Stellone, l’allenatore della Vis Pesaro, ha scelto di stare bene e crescere i suoi figli a Pescara. Per lui la città di Flaiano e D’Annunzio è un posto senza età, che non invecchia mai, da bambino i primi approcci, le prime vacanze, i primi calci al pallone. Conosce la città da sempre. Fin da bambino, infatti, veniva a Pescara, visto che suo padre ha giocato con i biancazzuri e anche con il Chieti negli anni ’70’. Gaetano Stellone, originario di Barletta, è stato infatti attaccante del Delfino e dei neroverdi. «A Pescara si vive bene e, insieme alla mia famiglia, ho deciso di trasferirmi. Sono cresciuto a Terracina, a due passi da Roma, e Pescara è vicina sia alla Capitale e sia a Barletta, dove risiedono i miei genitori», ha raccontato qualche tempo fa l’attuale allenatore della Vis Pesaro, nato a Roma il 22 luglio 1977.
Da attaccante ha segnato tanti gol tra Napoli, Torino, Lecce e Genoa. Inizia ad allenare tra i “pro” nel 2012 a Frosinone grazie alla felice intuizione del ds Marco Giannitti, direttore sportivo navigato trapiantato da anni a Celano. In Ciociaria fa la scalata fino alla serie A, poi le altre esperienze tra Bari, Palermo, Ascoli, Reggina, Arezzo, Benevento e dall’anno scorso alla Vis Pesaro. A Pescara, quando non è impegnato in panchina, è facile incontrarlo a spasso o nel centro padel al porto Turistico. Eusebio Di Francesco, Roberto D’Aversa, Gigi Iervese, Mauro Esposito, Fabio Grosso i suoi compagni di gioco, ma anche il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani. Stellone, infatti, è molto amico di Sebastiani. «Ci conosciamo da tanti anni. Da molto tempo prima che lui entrasse nel mondo del calcio. Abbiamo avuto a che fare per motivi extracalcistici e siamo rimasti amici», ha raccontato al Centro alcuni anni fa. Sebastiani più volte ha pensato a lui per la panchina, ma Stellone ha elegantemente dribblato ogni rapporto professionale per evitare di incrinare l’amicizia con il patron biancazzurro.
Quest’anno alla Vis Pesaro sta facendo un campionato straordinario, contro ogni pronostico la sua squadra è arrivata ai quarti di finale. «Stiamo facendo qualcosa di incredibile, lo abbiamo fatto in campionato e lo stiamo facendo anche adesso, continuiamo, è bellissimo, ci giocheremo la doppia sfida con gioia», ha detto dopo aver eliminato il Rimini. Contro il Pescara, però, avrà fuori i pezzi da novanta, come Pucciarelli (ex biancazzurro), Paganini e Okoro. Stellone dovrà fare attenzione anche alle diffide di Zoia, Cannavò, Bove e Ceccacci.
Contro il Pescara i marchigiani dovrebbero riproporre il rodato 3-4-1-2, con Ceccacci, Coppola e Bove in difesa. A centrocampo Obi e di Paola al posto di Paganini e Pucciarelli, con Zoia e Cannavò sulle fasce. Orellian potrebbe agire da rifinitore alle spalle dell’ex biancazzurro Nicastro e Raychev.