A 98 anni va in giro con 21mila euro in borsa

L’anziana pescarese fermata di sera alla stazione dagli agenti della Polfer: «Non ho più nessuno, volevo fare una passeggiata. I soldi? Con me sono al sicuro»

PESCARA. A 98 anni se ne andava in giro per la stazione con la borsetta piena di soldi: 21mila euro, tutti i suoi risparmi, che l’arzilla vecchietta aveva tentato di camuffare con stracci e stoffe ammucchiate alla meno peggio. Ma mercoledì sera, intorno alle 20, se n’è accorto l’edicolante che ha allertato subito gli agenti della polizia ferroviaria. «Sono sola, non ho più nessuno, ho fatto una passeggiata», ha raccontato la pensionata agli uomini di Davide Zaccone , spiegando che portandoseli dietro, «i soldi stavano più al sicuro».

Inconsapevole di quanto rischiato, con l’atrio della stazione che a quell’ora iniziava a riempirsi di quanti - chi per un riparo, chi perennemente a caccia di spiccioli - lì vanno a cercare rifugio ogni notte, la nonnina ha raccontato di essere vedova, di non avere più figli e di aver fatto «la dama di compagnia», la badante, in un’importante famiglia di notai pescaresi. Felice di avere trovato finalmente qualcuno che l’ascoltasse, la pensionata, classe 1915, ha risposto alle domande dei poliziotti confidandogli tristezze e paure. È così che piano piano, gli agenti sono riusciti a ricostruirne la storia, fino a individuare l’avvocato che, su richiesta degli assistenti sociali del Comune, era stato nominato dal giudice come suo amministratore di sostegno.

«Ho avuto l’incarico a fine luglio», racconta il legale Federica Marsili, «ho cercato di incontrarla in tutti i modi, tramite il suo medico curante, telefonandole, andando a casa sua addirittura con mia madre. L’abbiamo invitata a passare il Natale con noi, in tutti i modi ho cercato di conquistarne la fiducia. Ma in tutti questi mesi o non mi apriva o diceva al telefono di non ricordarsi chi ero, o che aveva freddo e non poteva uscire. Il mio compito», spiega il legale, «è di amministrare i suoi averi, di tutelarla, ma finora è stato impossibile. Ha sempre rifiutato qualsiasi tipo di ricovero, vuole stare a casa sua. E la mia idea era proprio quella di affidarla a una badante. Ma a questo punto, con il rischio che esce a tutte le ore, diventa quasi pericoloso». È per questo che ieri mattina l’avvocato e il dirigente della Polfer erano ancora al lavoro sul caso della nonnina, per cercare di trovarle una sistemazione che la faccia stare bene e al sicuro.

«Cerca aiuto e compagnia», dice il poliziotto che ha preso a cuore il caso della vecchietta sola al mondo, e che agli agenti ha detto che i soldi della sua pensione non li versa più sul libretto «perchè ogni volta c’è uno che per mettere la firma al posto mio, che non so firmare, mi si prende cento euro».

Da ieri il suo libretto è stato ritirato dai poliziotti e consegnato al tutor che, finalmente, ha potuto incontrarla.

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