Un autovelox (immagine di repertorio)

PROVINCIA DI PESCARA

A Cepagatti entra in funzione l’autovelox

L’impianto sulla statale 81 attivato da lunedì. Il sindaco Cantò: "E' segnalato, va rispettato il limite di 50 chilometri orari"

PESCARA. Anche a Cepagatti entra in funzione l’autovelox fisso e anche a Cepagatti, come a Pianella, è stata scelta la strada statale 81. L’apparecchio, installato nelle scorse settimane, si trova al chilometro 128+055, in via Dante Alighieri, di fronte al distributore Ip. L’attivazione è prevista per lunedì, come annuncia il Comune in un post pubblicato su Facebook per dare la massima diffusione alla notizia.

Il limite di velocità, viene specificato nel messaggio, è di 50 chilometri orari. Il Comune invita poi «al rispetto della segnaletica che disciplina il limite massimo della velocità in centro urbano, per garantire la sicurezza della circolazione». Il sindaco Gino Cantò sottolinea che la segnaletica è stata già posizionata, non solo quella che riguarda la presenza dell’autovelox ma anche quella che indica agli automobilisti in transito qual è la velocità rilevata cioè a quanti chilometri orari stanno attraversando quel punto della statale 81: un sistema utile perché consente di rallentare in tempo e, quindi, di evitare la sanzione. Insomma, aveva già detto il sindaco il mese scorso, dopo l’installazione, l’impianto è assolutamente visibile e «se il limite non sarà rispettato, sarà perché non vogliono rispettarlo». Aveva anche ricordato che in quel punto la statale attraversa il centro abitato, all’ingresso del comune, per cui non è proprio indicato correre. E la segnaletica è adeguata, aggiunge oggi, «a dimostrazione che l’autovelox non è stato installato per fare cassa, anche perché il bilancio comunale gode di ottima salute».

I primi commenti negativi sono subito comparsi sulla pagina Facebook del Comune dove i cittadini hanno fatto notare, ad esempio, che «il traffico è già aumentato sulle stradine parallele», vie di fuga per chi vuole schivare l’impianto (nonostante sia spento). C’è chi fa notare che per «combattere realmente chi va veloce ci sono altre metodologie dissuasive» e chi augura al Comune di poter «risolvere parecchi problemi, con le nostre multe». Qualcuno si è subito rassegnato a «cambiare strada, dopo venti anni» e qualcun altro ringrazia per essere stato avvisato. (f.bu.)

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