A Montesilvano una spiaggia accessibile ai disabili

17 Giugno 2011

Una passerella per arrivare al mare senza barriere: inaugurata questa mattina, tra via Dante e via Leopardi, un'altra spiaggia a misura dei disabili con passerella e ombreggio

MONTESILVANO. Cinquantasette metri di passerelle, una piazzola di stazionamento con tre palme, passamano per non vedenti, bagni chimici accessibili, oltre a parcheggi dedicati privi di barriere architettoniche e scivoli colorati: è la spiaggia pubblica per disabili realizzata dal Comune di Montesilvano nel tratto di lungomare compreso tra via Dante e via Leopardi e inaugurata oggi. Una struttura analoga, sempre a Montesilvano, era stata aperta al pubblico due anni fa e, attualmente, a detta dei promotori, la citta è l'unica del centrosud Italia a disporre di spiagge pubbliche attrezzate e totalmente accessibili, dedicate ai disabili.

Il sindaco Pasquale Cordoma, durante la cerimonia, ha parlato di un "segnale forte e chiaro, con la speranza che sia una 'malattia contagiosa' quella di pensare che esiste un mondo a cui bisogna essere molto vicini. Questa città sta diventando importante soprattutto per iniziative di questo tipo. Quello a cui dobbiamo mirare è permettere a tutti di vivere allo stesso modo".

All'inaugurazione ha partecipato anche l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, secondo cui i disagi dei disabili "hanno consentito di conoscere la realtà della società in cui viviamo. Spesso la politica è lontana", ha detto, "la risposta la vediamo questa mattina: abbiamo abbattutto barriere non solo architettoniche, ma anche culturali".

Il responsabile dell'ufficio Disabili del Comune di Montesilvano, Claudio Ferrante, parlando di un "modello di integrazione concreta", si è detto certo che l'iniziativa ha dimostrato che "la disabilità non è né di destra né di sinistra. Abbiamo creato una cultura che non si fermerà". Alla cerimonia, oltre a diversi assessori e consiglieri comunali e ai rappresentanti delle diverse forze dell'ordine, hanno partecipato anche alcuni ragazzi della Scuola italiana cani salvataggio (Sics) della Protezione civile che, assieme ad alcuni bagnini a quattro zampe, hanno dimostrato l'utilità del servizio svolto per le persone con disabilità.