A rischio la riapertura delle piscine "Le Naiadi", appello della Cgil
Nel giorno della festa dei lavoratori il sindacato lancia l'allarme sul futuro dei dipendenti, ancora in cassa integrazione
PESCARA. A rischio la riapertura delle piscine "Le Naiadi" di Pescara, chiuse dall'ottobre scorso dopo la rescissione anticipata del rapporto con il precedente gestore Ati Naiadi 2020. Preoccupati i lavoratori per il loro futuro occupazionale.
A un mese e mezzo dal consiglio comunale straordinario di Pescara, in cui il Comune ha manifestato la volontà di prendere in gestione l'impianto dalla Regione e in cui fu ipotizzato l'inizio di giugno per ridare vita almeno alla piscina olimpionica, alla sala fitness e al bar, è in programma lunedì (3 maggio) un incontro per definire il cronoprogramma per il ritorno all'attività all'interno dell'impianto.
Intangto, nel giorno della festa dei lavoratori, la Cgil esprime apprensione sulla vicenda per bocca del segretario regionale Slc Guido Cupido. "È una situazione quasi paradossale perché l'avvicendamento che si doveva avere con il Comune di Pescara e che aveva lasciato sperare in una riapertura anche imminente attraverso la Multiservice non è ancora avvenuta. Oggi siamo però in una calma piatta. Avevamo mandato nei giorni scorsi una lettera al Comune di Pescara per chiedere un incontro congiunto con le parti interessate per parlare della riapertura, ricevendo la risposta di uno slittamento dell'incontro perché sono ancora in corso le istruttorie da parte degli uffici regionali. Sul futuro dei lavoratori, che oggi sono ancora in cassa integrazione, non abbiamo ancora avuto la procedura di licenziamento collettivo per arrivare poi ad una riassunzione ma anche in questo caso occorre capire come precederà e si evolverà la situazione". "Auspichiamo che ci sia una accelerazione dell'iter - conclude Cupido - e di avere un interlocutore per poter lavorare alla riapertura nel più breve tempo possibile e sul futuro delle maestranze".