Abruzzo, è una lunga scia di sangue

I precedenti: dal 51enne aquilano caduto da una scala all’operaio schiacciato a Mosciano
PESCARA. L'Abruzzo ha dovuto fare i conti con un altro incidente in cantiere. Purtroppo, mortale. Un ragazzo di soli 24 anni morto a Teramo mercoledì scorso, dopo essere caduto da un'impalcatura. Stava lavorando in pieno centro cittadino: per lui, dopo un volo di dieci metri, non c'è stato nulla da fare. Ma l'elenco degli incidenti gravi e mortali, è lungo. Il 21 ottobre scorso un operaio aquilano di 56 anni, Luca Di Virgilio, è caduto da una scala all'interno di un cantiere della ricostruzione post sisma a Leonessa, in provincia in Rieti. Un mese prima un operaio di 49 anni, Antonio Fanesi, residente a Giulianova, è morto mentre lavorava alla Metallurgica abruzzese di Mosciano, che produce reti metalliche. È stato schiacciato dal macchinario che stava riparando. A settembre dello scorso anno ha perso la vita un 52enne di Bisenti, Roberto Scipioni, salito sul tetto di un capannone della Ecotel per installare pannelli fotovoltaici. Ancora un incidente sul lavoro nel Teramano a ottobre 2022: in contrada Cagno di Atri, in un cantiere edile, un operaio di 60 anni è precipitato da una scala finendo a terra dopo un volo di circa tre metri. È stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Teramo. Più di recente, un altro incidente mortale si è verificato ad Ortona, in provincia di Chieti, dove a causa delle gravissime lesioni riportate dopo essere stato colpito dal gancio di una gru, ha perso la vita Mark Canete Pepito. Le prime due vittime della ricostruzione post sisma si sono registrate il 13 marzo del 202: a San Pio delle Camere due operai stranieri, Cristian Susanu, romeno di 42 anni residente a Roio, frazione dell'Aquila, e Dzevdet Uzeiri, macedone, 61 anni, di Castelnuovo sono morti per il crollo di un muro di un fabbricato nel centro storico, dove stavano per cominciare le operazioni di demolizione di un aggregato danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009. A Lanciano, un operaio di 37 anni originario della provincia di Enna è morto in un incidente avvenuto in un cantiere edile allestito per i lavori di realizzazione di un gasdotto. Dipendente della società Tre Colli, il giovane aveva appena concluso un sopralluogo nel canale dal quale era risalito insieme al collega, poi è tornato sul posto per recuperare una mola, ma una parete dello scavo ha ceduto travolgendolo. A Vasto, a marzo 2022, un muratore lituano di 30 anni è caduto da un'impalcatura, in via Tagliaferri, alla periferia della città. Ha perso l'equilibrio all'improvviso ed è precipitato nel vuoto. Andando indietro nel tempo, nel 2020 i morti sul lavoro in Abruzzo sono stati 3 contro gli 11 decessi registrati nel 2021. Anche le denunce di infortunio, secondo i dati della Fillea- Cgil, tra gennaio e marzo 2021 sono cresciute notevolmente rispetto allo stesso periodo del 2020, facendo registrare un 3.42% in più in Abruzzo. Sono passate da 2.576 a 2.664.(m.p.)