Abruzzo, elezioni pasticcio: due ricorsi contro la proclamazione

Alla vigilia dell’insediamento di Luciano D’Alfonso scoppiano due grane. L’escluso Monaco (Regione Facile) presenta una istanza “in autotutela” chiedendo la correzione del verbale. Iampieri va dai carabinieri: “I dati ufficiali sulle preferenze sembrano non corrispondere a quelli reali”

L'AQUILA. Prime avvisaglie della raffica di ricorsi che potrebbero mettere in discussione il nuovo Consiglio regionale proclamato ieri a 17 giorni dalle elezioni: il primo in assoluto a muoversi è stato Alessio Monaco, candidato del centrosinistra nella lista del presidente Regione facile a Chieti, la cui esclusione ha fatto salire a 11 i consiglieri del Partito democratico. Monaco, che ha raccolto 2.911 preferenze, ha presentato alla Corte d’Appello e alla Regione una istanza «in autotutela» chiedendo la correzione del verbale.

La seconda grana è Emilio Iampieri, che in una nota ha svelato di aver presentato già prima della proclamazione degli eletti un esposto ai carabinieri per rimarcare come gli siano stati conteggiati meno voti di quelli che in realtà avrebbe. Iampieri, 3.899 preferenze nella lista di Forza Italia, solo 87 in più delle 3.812 dell'aquilano Luca Ricciuti, ha scelto di intraprendere la via della giustizia ordinaria al posto di quella amministrativa, assistito dal legale Aldo Lucarelli. «I dati ufficiali relativi al numero complessivo delle preferenze sembrano non corrispondere a quelli reali, che, per quanto mi riguarda, mi risultano essere decisamente più consistenti - scrive Iampieri -. Ho troppo rispetto del voto degli elettori per non sentirmi in dovere di chiedere altrettanto rispetto per ogni singolo voto che mi è stato liberamente dato e farò tutto quanto è nelle mie facoltà per tutelare l'espressione elettorale».

Intanto domani, 13 giugno 2014, alle ore 11,30, presso la sede della Regione Abruzzo di Palazzo Silone all'Aquila, si terrà la cerimonia di insediamento del nuovo presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, dopo la proclamazione ufficiale della Corte d'appello. Alla cerimonia, che vuole anche rappresentare il passaggio formale di consegne, sarà presente anche il presidente della Giunta regionale uscente, Gianni Chiodi.

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