CORONAVIRUS

Abruzzo in zona arancione ma gli spostamenti per olive e tartufi sono consentiti

È consentito andare in un altro comune per recarsi nei frantoi e curare gli orti. Ecco come fare

L'AQUILA. È possibile raccogliere le olive e spostarsi per andare e tornare dai frantoi. Non è vietata l’attività di ricerca e raccolta dei tartufi ed è consentito anche lo spostamento, al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione, per raggiungere orti, vigneti, aree ortofrutticole private e ricoveri di animali. A chiarirlo, sulla base dell’ordinanza del ministero della Salute del 10 novembre scorso, che ha sottoposto l’Abruzzo alle misure restrittive previste per la zona arancione, è il vice presidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, che annuncia anche l’istituzione di un fondo di garanzia per le imprese agricole.
DOVE SI PUÒ ANDARE. «Fermo restando il rispetto di tutte le misure di prevenzione del contagio come previste dalle norme sanitarie», spiega Imprudente, «è possibile spostarsi per effettuare la raccolta delle olive e per recarsi ai frantoi anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione, ma solo nella fascia oraria diurna, dalle 5 alle 22. Esclusivamente per gli agricoltori professionisti, imprenditori agricoli, dipendenti delle imprese agricole e coltivatori diretti, gli spostamenti per andare e per tornare dai frantoi sono consentiti anche durante gli orari notturni, dalle 22 alle 5 mattino».
RACCOLTA TARTUFI. L’attività di ricerca e raccolta dei tartufi, in quanto assimilabile ad attività lavorativa, è consentita anche al di fuori del proprio comune di residenza, a condizione che il raccoglitore abbia sempre con sé il tesserino di abilitazione alla raccolta dei tartufi in corso di validità, una copia dell’attestazione del versamento della tassa regionale dell’anno in corso; se non è titolare di partita Iva, copia dell’attestazione del versamento per sostituto d’imposta entro i 7mila euro del modello F24. «La raccolta a titolo amatoriale dei tartufi, nonché quella di funghi, erbe e frutti spontanei, può essere effettuata esclusivamente nel comune di residenza», avverte Imprudente. «È consentito lo spostamento anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per raggiungere orti, vigneti, aree ortofrutticole private e ricoveri di animali. Per quanto riguarda, invece, l’esercizio dell’attività venatoria si resta in attesa di pronunciamenti ed indicazioni da parte del Ministero e delle autorità competenti, appositamente interpellate, con l’auspicio che possa essere consentito lo spostamento anche al di fuori del proprio comune, al fine di contenere le popolazioni, in particolare, di cinghiali, nell’interesse pubblico di salvaguardia dell’incolumità e della salute dei cittadini, nonché per limitare copiosi danni all'agricoltura».
FONDO IMPRESE AGRICOLE. Imprudente ha annunciato «un ulteriore intervento per supportare le imprese agricole che stanno riscontrando difficoltà anche a causa dell’emergenza coronavirus».
Il fondo avrà una capienza totale di un milione di euro. «Tale fondo», spiega Imprudente, «permetterà la copertura delle garanzie, da parte delle imprese per il pagamento degli anticipi 2020 richiesti e in corso di presentazione, per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro, garantendo il pagamento a circa 100 beneficiari. Le imprese potranno dare immediato avvio ai loro progetti d’investimento, superando difficoltà esterne al contesto aziendale e determinate principalmente dai gravosi meccanismi procedurali connessi al rilascio delle polizze». Le imprese agricole che ne usufruiranno dovranno inoltrare alla Regione le polizze fideiussorie degli anticipi ricevuti entro il 31 maggio 2021, e presentare, entro lo stesso termine, la domanda di pagamento per il saldo. (m.p.)
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