Abruzzo, la sfida del Montepulciano ai mercati europei 

Consorzi vitivinicoli in campo per conquistare i mercati esteri con un nuovo progetto. Mannheimer: è il vino più conosciuto

CHIETI. Il Montepulciano d’Abruzzo è pronto a scalare le vette dei mercati europei, ma anche ad affilare le armi della comunicazione a 360 gradi per conquistare i palati d’oltre Oceano. Un progetto ambizioso supportato da dati confortanti.

Il settore vitivinicolo abruzzese rappresenta una delle risorse più importanti del territorio, come dimostrano i dati dell'impatto sul Pil regionale del settore stimati in 300 milioni di euro.

Incoraggianti anche i dati riferiti all'export che con oltre 100 milioni di euro ha visto un valore più che raddoppiato in meno di 10 anni. Testimonianza questa di come il vino di qualità abruzzese si stia internazionalizzando.

Su questo scenario, si sono confrontati, ieri , al Teatro Marrucino , i migliori esperti italiani ed internazionali sul piano strategico di sviluppo dell'immagine, reputazione e posizionamento dei grandi vini abruzzesi a partire dal Montepulciano d'Abruzzo.

L'evento, promosso dal Consorzio tutela vini d'Abruzzo e dai Consorzi Colline Teramane e Tullum, è stato l’occasione per mettere insieme i più influenti esperti nazionali ed europei del mercato del vino con le istituzioni, i produttori e i media abruzzesi. Obiettivo: confrontarsi sulle strategie di promozione del rosso d’Abruzzo. Asse centrale sul quale orbita il progetto, supportato da tutti i produttori di vino della regione, è stata la presentazione in anteprima della ricerca «Vini di qualità abruzzesi: percezioni e mercato» realizzata da Renato Mannheimer e dal suo istituto, che ha indagato sulla conoscenza da parte degli italiani del Montepulciano d'Abruzzo e sulle loro opinioni circa la qualità concettuale e strategica associata al vino abruzzese d'eccellenza. Presenti amche Tim Atkin (Uk- The Observer, Bbc), VeroniKa Crecelius (Germania - Weinwirtschaft), Thomas Ilkjær (Danimarca - Politiken, Vinbladet, Gastro) e Giorgio dell'Orefice (Sole24ore) che hanno illustrato le possibilità di promozione dei vini abruzzesi nei rispettivi mercati, attraverso esperienze e case history concrete.

Presentata in anteprima anche la strategia multimediale e dell'immagine dei vini abruzzesi, curata da Pomilio Blumm, che ha scelto come testimonial del Montepulciano d'Abruzzo la voce accattivante di Mario Biondi. Sul palco del Marrucino non potevano mancare i protagonisti della sfida socio-economica, Tonino Verna presidente del Consorzio di tutela dei vini d'Abruzzo e i colleghi Alessandro Nicodemi del Consorzio Colline Teramane e Giancarlo Di Ruscio del Consorzio Tullum. Interverrà Mauro Febbo Assessore Politiche Agricole e di Sviluppo Rurale, forestale, caccia e pesca della Regione Abruzzo.

«Una sfida che può essere vinta» ha detto l’assessore Mauro Febbo «valore e qualità dei nostri vini sono doti ormai apprezzate in quasi tutto il mondo». Verna nel suo intervento ha illustrato il progetto « Il Montepulciano d’Abruzzo», piacere d’Abruzzo che durerà 18 mesi. « Un tempo nel quale è necessario mantenere alto l’entusiasmo di tutti i protagonisti di questa sfida oltre che economica sociale. Ora siamo pronti al salto di qualità perché» ha sottolineato «non basta vendere di più o bere di più. È necessario diffondere il valore qualitativo del nostro prodotto investendo su tutti i canali di informazione». Soprattutto nella Rete «scenario osservato dai giovani che rappresentano una fetta di mercato da conquistare». il sociologo Mannheimer ha snocciolato in audioconferenza i dati raccolti dalla sua indagine: «Il Montepulciano d’Abruzzo è conosciuto dal 90% degli intervistati, il 70% degli italiani lo beve. Resta un 18% di potenziali fruitori che devono essere ancora conquistati».

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