Addio a D’Annunzio, politico e manager

Penne. Aveva 66 anni, era da tempo malato. Fondò l’azienda Scep, i funerali si tengono oggi alla Madonna del Carmine
PENNE. È morto intorno alle 22 di venerdì sera, all'ospedale Santo Spirito di Pescara, l'imprenditore pennese Fernando D'Annunzio. Storico fondatore dell'azienda Scep, il 66enne imprenditore da circa un annetto combatteva contro una terribile malattia che l'ha consumato velocemente. D’Annunzio era forte e tutto d'un pezzo. Simpatico e dal cuore grande. Amava giocare a tennis e andare in montagna.
Era appassionato di vino e produttore per passione di un suo vino, il Rosso delle Cime, che condivideva solo con i suoi amici. I funerali si tengono oggi pomeriggio alle 16 nella Chiesa della Madonna del Carmine.
Lascia la moglie Franca Gianvincenzo e tre figli Alice, Pietro Paolo e Maria Carla. Nella sua vita non è mai mancato nemmeno l'impegno politico. È stato un uomo di sinistra. Ex Ds, durante l'amministrazione del sindaco Paolo Fornarola (2001-2006) è stato consigliere comunale con delega agli impianti sportivi. Fernando D'Annunzio si è contraddistinto per la sua ascesa in Scep. Nata come Società cooperativa elettricisti pennesi a.r.l. e poi divenuta srl, la Scep ha visto Fermando D'Annunzio prima come fondatore e presidente fino a giugno 2012, e fino all'ultimo momento ne è stato unico socio amministratore della stessa. «Ci sono persone che ti mancheranno per sempre e tu sarai sicuramente una di queste», ricorda Alessia Cacciatore, dipendente della Scep. «Ci ho sperato fino alla fine, ma il mostro anche stavolta ha vinto», conclude. «È stato un imprenditore di successo, un punto di riferimento per l'intera comunità vestina. Il suo ricordo rimarrà nel cuore di tutti», dice l'amico e imprenditore Giancarlo Malachi.