Addio Bellotti, commerciante all’ingrosso 

Il fondatore dei magazzini di intimo Mibel aveva 91 anni, oggi i funerali nella chiesa di Santa Caterina

PESCARA. Era appena un ragazzo Michele Bellotti quando papà Vincenzo gli mise degli indumenti in una valigetta e gli disse: «Vai, cerca la tua fortuna a Pescara». Aveva poco più di 22 anni quando il futuro fondatore della Mibel, magazzini di intimo all'ingrosso, arrivò in città da San Severo per fare l’ambulante nei mercati rionali. Ieri mattina alle 6.30, a 91 anni e con gli acciacchi dell’età, l’imprenditore di origini foggiane che aveva scelto di vivere e lavorare nella sua «città del cuore», si è spento nell’abitazione sul lungomare Cristoforo Colombo, a Porta Nuova. Lascia la moglie pescarese Elsa Sprecacenere, i figli Daniela, Enzo, Marco e Milena, i generi e le nuore, Vittorio, Antonietta, Morena e Marco, i nipoti Michela, Lorenza, Fabiana, Vittoria, Alessandra, Lorenzo, la pronipote Paola e la sorella Elena. I funerali dell'imprenditore si terranno oggi alle 15 nella chiesa di Santa Caterina di via Mezzanotte.
Amava il mare, Bellotti. E in quel mare dove ogni mattina andava a nuotare fino a due anni fa, riposerà. Come sua volontà la salma sarà cremata e le ceneri sparse in acqua.
«Papà»,, ricorda il figlio Marco, titolare del pub i Birrai del Mercato, in centro, «mi ha sempre detto di non avere rimpianti, perché ha avuto una vita piena e ha fatto tutto ciò che desiderava, girando il mondo o rimanendo a Pescara, la "mia città del cuore" mi diceva. A Villa del Fuoco aveva trovato l'amore, mamma, con la quale è rimasto insieme 66 anni», e in città ha realizzato la sua carriera professionale. «Era un papà severo, ma molto presente, ci ha lasciato grandi valori», dice commosso il figlio Marco. Michele Bellotti era nato a San Severo il 17 aprile 1931. Giovinetto, scalpitava per trovare la sua strada. Arrivò a Pescara per fare l'ambulante nei mercati rionali. Negli anni ’80 aprì il primo negozio di intimo in via delle Caserme, in centro storico. Poi fondò la Mibel (dalle iniziali del suo nome) «che trasformò in un grande magazzino e che lasciò solo negli anni '90 per andare in pensione, dopo che un rogo distrusse tutto». Pescara «lo ricorderà come imprenditore lungimirante, che si è fatto da solo». E come un uomo, uno sportivo, dalle grandi passioni, il mare, lo sci, il tennis, i cavalli, la bella vita e i viaggi in mezzo mondo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.