«Adesso servizi turistici e manutenzione»

26 Aprile 2023

Parla Primavera, il costruttore che l’ha realizzata: è una straordinaria vetrina per la nostra regione

GUARDIAGRELE. «Un’opera impegnativa, ma esaltante: ora servono una manutenzione costante e servizi di qualità per il turismo. La sfida vera comincia adesso».
L’ingegnere Paolo Primavera – con la sua impresa capogruppo Cogepri di Guardiagrele in associazione temporanea con Di Persio costruzioni di Montesilvano, Tenaglia srl di Casoli, Strade e Ambiente di Chieti ed Euro Impianti di Atessa – ha portato avanti, entro i termini, la realizzazione della Via Verde. È una pista ciclabile di 43 km che attraversa sette comuni della costa teatina (Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto), costata 9 milioni. Verrà inaugurata, dopo tre anni di lavori e qualche interruzione, dai ciclisti del Giro.
«Un cantiere sui generis», racconta Primavera, «sia per le condizioni ambientali, con esposizione a dissesti e mareggiate, sia per le problematiche del vecchio tracciato ferroviario, soprattutto delle gallerie, e, non ultima, la concomitante presenza di persone che attraversavano il tracciato a lavori in corso per raggiungere il mare. Per fortuna tutto è filato liscio, anche sotto il profilo della sicurezza. Resta da sistemare, ma non fa parte del nostro progetto, un tratto di percorso a Torino di Sangro interessato da un dissesto. Proprio le condizioni particolari di questa grande balconata sul mare d’Abruzzo chiamano le istituzioni, Regione, Provincia e Comuni, a vigilare sull’aspetto-chiave: la manutenzione. Un’opera bella da vedere, unica dal punto di vista paesaggistico, eppure tanto delicata da mantenere. Serviranno risorse e professionalità. Noi abbiamo fatto la nostra parte: l’opera è collaudata e restituita». La vetrina europea per la Via Verde è una medaglia per Primavera. «Essere al centro dell’attenzione al di fuori dai confini ci inorgoglisce», aggiunge.
«Due anni fa siamo stati premiati a Verona come la pista ciclabile più bella d’Italia, al cospetto di altre regioni con ben altre risorse e organizzazione. Un’ottima sinergia tra le imprese abruzzesi e una cordata di progettisti con a capo l’architetto Paolo Bandini, il tecnico della pista ciclabile della Costa ligure. Grazie al Giro la Via Verde avrà una vetrina importantissima e si candiderà a diventare una delle maggiori attrazioni dell’Abruzzo. Ora serve il salto di qualità sui servizi da offrire. Servirebbe un lavoro di squadra creando reti per fornire servizi di alta efficienza lungo tutto il tracciato, attraverso progetti anche ambiziosi perché la “materia prima” del territorio è importante, ma non basta. La politica deve fare uno scatto in avanti e la burocrazia non deve allontanare investitori e turisti. Penso innanzitutto alle vecchie stazioni ferroviarie dismesse. Ricordo che, a lavori in corso, vi furono sopralluoghi da parte di fondi internazionali intenzionati a investire. Non bisogna perdere tempo: il rischio è che i progetti svaniscano e la vegetazione selvaggia torni a impadronirsi del tracciato. Sarebbe un peccato».(e.n.)
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