Affitti a Pescara fuori controllo: «Per una stanza 300 euro»

3 Settembre 2025

La sfida dei fuorisede tra prezzi alle stelle, truffe online e proposte in nero. I Giovani dem: «Avevano promesso l’ex Ferrhotel, ma i lavori sono ancora fermi»

PESCARA. È scattata la corsa agli affitti per migliaia di studenti universitari fuori sede che, in queste settimane, arrivano in città per l’inizio del nuovo anno accademico. Ma più che un ritorno, per molti si tratta di un calvario. A Pescara, trovare una stanza è diventata una missione impossibile: prezzi alle stelle, truffe online e una diffusa accettazione del nero. Secondo un’indagine nazionale condotta da Cgil, Sunia e Udu, il 46% degli studenti ha incontrato annunci truffaldini nella ricerca della casa, e il 40% ha accettato affitti in nero pur di avere un tetto sopra la testa, spesso per evitare costi aggiuntivi o semplicemente per paura di non trovare nulla.

A peggiorare la situazione sono i numeri del mercato privato: a Pescara, una stanza singola parte da 230 euro e può tranquillamente arrivare a 300 euro al mese, soprattutto se si trova vicino al centro. Ma anche nelle altre città universitarie abruzzesi il quadro non è incoraggiante: a Chieti si oscilla tra 190 e 280 euro, a Teramo si aggira intorno ai 200 euro, mentre all’Aquila si toccano punte di 400 euro al mese. Analisi simile è quella fornitidi da uno studio di Immobiliare.it Insights e di HousingAnywhere, secondo cui Pescara risulterebbe una delle città abruzzesi con affitti “contenuti” con una media di 302 euro al mese per una stanza singola (al primo posto c’è Chieti con 228 euro al mese per stanza).

Una fotografia drammatica, confermata da Monaim Mouatamid, responsabile università Gd Abruzzo ed ex senatore accademico della d’Annunzio: «La condizione degli studenti universitari a Pescara è diventata insostenibile», dice, «in città vivono e studiano circa 8mila ragazze e ragazzi, ma chi arriva da fuori si trova davanti a un muro: alloggi carenti, affitti fuori controllo, trasporti inadeguati, totale assenza di politiche pubbliche. Una città che dovrebbe essere un polo di attrazione per l’università si trasforma invece in un ostacolo».

Dopo anni di crisi legati agli strascichi del Covid, l’università d’Annunzio ha ripreso a crescere, avvicinandosi alla soglia dei 20mila studenti. Una crescita che, secondo il Gd, non è andata di pari passo con gli investimenti. «Solo 65 posti letto disponibili nella la residenza Adsu in via Benedetto Croce, a fronte di migliaia di studenti fuori sede», continua Mouatamid che rincara la dose: «Nel 2021, con grande clamore, il presidente Marco Marsilio prometteva l’avvio dei lavori all’ex Ferrhotel e due anni fa il sindaco Carlo Masci aveva promesso che i lavori sarebbero terminati nel 2025: avrebbero dovuto portare 77 posti letto aggiuntivi, ma a distanza di anni il cantiere è fermo e i posti letto restano una promessa mai mantenuta. Nel frattempo, il mercato privato specula indisturbato: oggi una stanza singola a Pescara costa in media 300 euro al mese, un peso insostenibile che trasforma l’università in un lusso per pochi».

Quello degli affitti a Pescara è un mercato che non conosce mai crisi sulla domanda: a determinare il prezzo non è la superficie, ma la scarsità dell’offerta e la concentrazione della domanda in poche settimane.

Anche i Giovani Democratici, guidati a livello regionale dal segretario Saverio Gileno, sono intervenuti: «Abbiamo a più riprese proposto un piano di rilancio del diritto allo studio universitario, che nei prossimi giorni ribadiremo e rinnoveremo con una conferenza stampa regionale», ha dichiarato Gileno, a margine di una serie di incontri con studentesse e studenti.

Il punto è politico, prima ancora che economico. «La giunta Marsilio e l’amministrazione comunale hanno precise responsabilità: preferiscono parlare di sviluppo e crescita mentre migliaia di giovani sono costretti a fare i conti con affitti insostenibili, servizi inesistenti e precarietà quotidiana. Continuano a trattare l’università come un corpo estraneo invece che come un motore di crescita sociale, culturale ed economica per Pescara», accusa ancora Mouatamid. E intanto, tra offerte online dubbie e annunci che spariscono in poche ore, la caccia agli affitti continua, mentre le lezioni universitarie stanno per riprendere.