Ferito all’addome con un coltello nel suo locale. «Mi ha lanciato uno sgabello addosso, poi ho visto la camicia sporca di sangue»

Parla Luigi Di Fabio, titolare del Caffé Letterario a Pescara, aggredito da un 44enne che era entrato a chiedere soldi: «Ho paura a lavorare in questa situazione, ormai siamo al degrado totale»
PESCARA. «Ho paura a lavorare in questa situazione, c’è un degrado sociale impressionante che peggiora di anno in anno». Luigi Di Fabio, 47 anni, titolare di Caffè Letterario dal 2021, racconta gli attimi di terrore della scorsa sera quando è stato accoltellato da un uomo entrato nel suo locale per chiedere soldi. «È un volto noto della zona, entra spesso nel locale ma quella sera il suo ingresso era inopportuno perché c’erano diversi clienti», racconta al Centro il titolare del locale, uno dei tanti di Pescara Vecchia che da alcune settimane deve fare i conti con l’ordinanza Cenerentola. «Ma non si tratta di restrizioni, qui siamo davanti allo sfascio della società», denuncia Di Fabio.
L’episodio si è verificato lo scorso lunedì sera quando l’uomo, 44 anni, è entrato nel locale in cerca di soldi. Al rifiuto e all’invito ad allontanarsi, l’uomo ha reagito con insulti e gravi minacce, passando poi all’aggressione fisica. «Mi ha lanciato uno sgabello addosso e mi minacciava dicendo che se non gli avessi dato i soldi mi avrebbe fatto passare guai o messo fuoco al locale». Ma la situazione è peggiorata quando l'uomo ha preso un coltellino che portava con sé e, per guadagnarsi la fuga, ha colpito all'addome il titolare.
«Ho visto la mia camicia sporca di sangue», racconta. A quel punto, l’intervento della squadra volante, coordinata dal dirigente Pierpaolo Varrasso, che ha evitato il peggio. L’arma è stata successivamente recuperata dalla polizia, che ha avviato immediate le indagini riuscendo a rintracciare l’aggressore nella mattinata successiva. Il 44enne è stato portato in questura per gli accertamenti e denunciato per lesioni aggravate.
«Si rischia tutti i giorni per difendere la propria clientela, ormai siamo in uno stato di non controllo», dice il titolare che quella sera si è fatto medicare dal personale del 118 giunto sul posto. Un episodio che riaccende l’attenzione sul tema della sicurezza nel centro storico cittadino e sulle difficoltà quotidiane affrontate dagli operatori commerciali.
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