AirOne, lavoratori da Roma per sostituire gli operai in sciopero

Continua la protesta sul tetto dell'aeroporto di Pescara (foto) e l'azienda organizza un gruppo di tecnici provenienti da Roma per terminare i lavori rimasti in sospeso. La Fiom: "È crumiraggio esterno"

PESCARA. «Siamo sempre stati corretti ed educati, ma forse qualcuno non ha intuito la gravità della situazione. Siamo pronti a tutto perché perso il lavoro non avremo più nulla da perdere». Dopo cinque notti e sei giorni passati in sciopero permanente nella zona aeroportuale, l’esasperazione dei lavoratori della AirOne Technic è ormai ai livelli massimi. A peggiorare la situazione la scelta dell’AirOne Technic di organizzare un gruppo di tecnici provenienti da Roma che dovrebbero terminare i lavori rimasti in sospeso dopo l’inizio dello sciopero degli operai locali a partire da oggi.

In risposta a questa mossa, la Fiom Cgil ha inviato una missiva all’azienda e all’Alitalia minacciando di ricorrere all’autorità giudiziaria per il cosiddetto “crumiraggio esterno”. In altre parole, ai sensi dell’articolo 28 della legge n. 300 del 1970, il datore di lavoro non può limitare il diritto di sciopero dei lavoratori sostituendoli con altri, annullando così di fatto gli effetti dello stesso. Qualora ciò accadesse partirebbe la denuncia della Fiom Cgil per reprimere tale comportamento antisindacale dell’AirOne Technic. Nel frattempo l’azienda avrebbe comunicato la chiusura all’Enac (ente nazionale aviazione civile), che ritirerà le certificazioni, necessarie per poter operare.

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