il candidato del centrosinistra

Alessandrini infiamma la piazza «Questo è il nostro D-Day»

PESCARA. Erano le 21 quando ieri sera ’Nduccio è salito sul palco di piazza della Madonnina del porto per aprire la manifestazione di chiusura della compagna elettorale di Marco Alessandrini e il...

PESCARA. Erano le 21 quando ieri sera ’Nduccio è salito sul palco di piazza della Madonnina del porto per aprire la manifestazione di chiusura della compagna elettorale di Marco Alessandrini e il comico ha cominciato subito con una battuta. «Non vinciamo solo se siamo a piazza Salotto», ha detto, «ma vinciamo anche se stasera fossimo rimasti a casa». Dopo ’Nduccio, sono saliti sul palco Marco Alessandrini, Francesca Ciafardini, mentre Luciano D’Alfonso si è accomodato in prima fila. Tra i presenti c’erano ieri sera Gianni Melilla, Vittoria D’Incecco, Giovanni Legnini, Antonio Castricone e Alexandra Coppola, oltre ai vari rappresentanti del Pd di Pescara. Per preparare al meglio quello che è stato definito da Marco Alessandrini “il D-Day di Pescara”, ossia «lo sbarco a piazza Italia dopo la vittoria del ballottaggio», il Partito democratico ha scelto di incontrare la città a ridosso del Ponte del mare e farsi travolgere dall’entusiasmo del neo presidente della Regione Luciano D’Alfonso e del sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini.

Qualche ora prima, in mattinata, per trainare la scalata del candidato sindaco del centrosinistra e convincere gli indecisi dell’ultima ora ad andare alle urne, in modo da proseguire su quella scia di cambiamento tracciata a livello nazionale dal premier Matteo Renzi, i democratici hanno fatto appello alla grinta dell’eurodeputata Pina Picierno.

Spazio, ieri mattina, a un tour per il centro cittadino, passando in rassegna bar e negozi, stringendo mani e dispensando abbracci e sorrisi ai cittadini.

Tappa fondamentale nell’agenda della capolista Pd nella circoscrizione Sud, divenuta celebre per aver dimostrato in diretta tv di riuscire a fare la spesa per due settimane con gli 80 euro del taglio Irpef, è il giro tra gli scaffali di un supermercato in via Milano, con un occhio rivolto alle offerte dei generi alimentari e l’altro alla campagna elettorale a sostegno di Alessandrini.

«Ci tenevo ad essere qui a Pescara», ha detto Pina Picierno appena arrivata al comitato elettorale di via Firenze, presentandosi con una t-shirt bianca con la scritta “Marco Alessandrini il sindaco per Pescara”, la stessa esibita sabato scorso anche dal ministro Maria Elena Boschi, «ho visto tanto entusiasmo, partecipazione e gente che ci fermava. Tutto questo ci conferma l’impressione che avevamo già: al ballottaggio stravinceremo, perché abbiamo individuato un candidato competente e brillante, l’uomo adatto a questa città e che la guiderà verso una svolta. Ci interessa mettere in campo una filiera istituzionale che funzioni: dal Pse in Europa, al governo Pd in Italia, passando per la Regione e il Comune».

Ad accogliere l’eurodeputata campana, la segretaria provinciale del Pd Francesca Ciafardini, il suo vice Marco Rapino e una numerosa delegazione di attivisti e simpatizzanti dei democratici abruzzesi. «Siamo alla fine del nostro viaggio», ha sottolineato il candidato sindaco Alessandrini, «oggi (ieri per chi legge) si celebra lo sbarco in Normandia, noi invece guardiamo con ottimismo e fiducia al D-Day di domenica, quando sbarcheremo a piazza Italia. Ricordo ancora il risultato del 2009, quando dopo lo spoglio ho salito le scale del Comune accompagnato da mia moglie e da Camillo D’Angelo. Oggi ho l’impressione che saremo più numerosi».

Poi un riferimento al clima pre-elettorale. «Venendo qui», ha aggiunto Marco Alessandrini, «ho incontrato tanta gente che mi ha chiesto di fare il miracolo. Io dico solo che faremo di tutto, ma non resteremo chiusi nel palazzo del municipio, poiché in questa fase è necessario recuperare il rapporto tra cittadini e istituzioni». L’asse tra Parlamento europeo e Regione, suggellato dalla collaborazione tra Picierno e Alessandrini, viene stretto sulla base di «una nuova politica di utilizzo dei fondi comunitari». «Le linee di finanziamento comunitario», hanno assicurato, «rappresentano un tesoretto per costruire il futuro del nostro territorio. Una quota dei fondi sarà dirottata sulla rigenerazione urbana, poiché il 70 per cento delle persone oggi vivono nelle città».

«A livello comunale», ha concluso Alessandrini, «istituiremo uffici e sportelli, offriremo gli strumenti concreti per intercettare le risorse ed evitare che evaporino poiché non si è capaci di spendere».

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