Vasto

Allarme sulla Trignina, auto fino a 180 all’ora: «Non basta l’autovelox, servono più pattuglie»

20 Ottobre 2025

Il consigliere Prospero sui dati Anas: «Controlli a tappeto sul territorio». Menna: «Rilevatori unica soluzione». Di Florio: «Sensibilizzare i cittadini»

VASTO. «Sulla Trignina a 180 all’ora: non bastano i rilevatori, serve una presenza reale sul territorio». A chiedere l’istituzione di pattuglie sulla Fondovalle del Trigno è il consigliere regionale Francesco Prospero. Dopo aver letto i dati registrati dai rilevatori nel tratto della fondovalle che ricade nel comune di Cupello, lo sconcerto è generale. Sugli automobilisti indisciplinati è in arrivo una pioggia di sanzioni e saranno diversi anche i ritiri della patente di guida. «Come presidente dell’Osservatorio della Legalità e Sicurezza della Regione Abruzzo», insiste Prospero, «condivido pienamente la preoccupazione dei sindaci della vallata. Le strade come la Trignina non possono diventare piste: la sicurezza dei cittadini deve venire prima di tutto. I rilevatori di velocità sono strumenti utili, ma non devono servire solo a fare cassa. Occorre una strategia più ampia: pattugliamenti più frequenti, controlli mirati e una presenza costante delle forze dell’ordine, specie nei tratti più critici e negli orari a rischio. Serve anche un coordinamento interregionale tra Abruzzo e Molise per garantire una vigilanza omogenea su tutto il tratto. La sicurezza stradale non è solo repressione, ma anche prevenzione: manutenzione, segnaletica chiara, educazione alla guida e sinergia tra le istituzioni». «L’Osservatorio», prosegue il consigliere, «continuerà a monitorare la situazione e a farsi portavoce di proposte concrete per tutelare la vita e la sicurezza di chi percorre ogni giorno la Trignina». Per il presidente della Provincia, nonché sindaco di Vasto, Francesco Menna, i rilevatori di velocità sono sufficienti a ristabilire le regole e a indurre gli automobilisti ad avere una guida più sicura. «Le forze dell’ordine ci sono e stanno facendo un lavoro straordinario sulla Trignina», sostiene Menna. «Il problema delle violazioni del codice della strada si può combattere solo attraverso i rilevatori di velocità, tutor, semafori e laddove possibile, autovelox. Questi strumenti», spiega Menna, «sono di più facile realizzazione rispetto ai grandi progetti e interventi, anche di recente sbandierati da alcune forze politiche, che richiedono anni di lavoro». Non la pensa come Menna il sindaco di Cupello, Graziana Di Florio. «I controlli sono necessari ma non bastano», afferma Di Florio. «Più che moltiplicare i controlli serve sensibilizzare gli automobilisti. Nessun dispositivo o pattuglia potrà mai ottenere il rispetto delle regole e della vita altrui. La Trignina è una strada ad alto rischio per la sua conformazione e per l’intenso traffico che collega più regioni, ma a rendere davvero pericolosa la percorrenza sono spesso i comportamenti irresponsabili di chi la utilizza. Da anni si parla della necessità di un adeguamento infrastrutturale. Ora serve un intervento serio, condiviso e strutturale».

«La sicurezza», conclude Di Florio, «deve essere il risultato di strade più sicure e di cittadini più consapevoli». Intanto aumenta l’attesa per i risultati dei rilevamenti fatti dall'Anas in altri quattro punti della SS650. I risultati aiuteranno a capire quali sono i tratti più pericolosi e dove è necessario intervenire prima possibile. L’Anas si è resa disponibile ad adeguare la segnaletica stradale di preavviso di controlli di velocità ai fini dell'implementazione delle misure che eventualmente saranno assunte.