«Alle imprese 12 milioni: le accuse sono ingiuste»

4 Gennaio 2023

L’assessore allo Sviluppo economico, D’Amario, replica a sindacati e categorie «Previste sovvenzioni a fondo perduto dell’80% in favore di aziende artigiane»

L’AQUILA. Non si placano le polemiche politiche dopo il via libera alla manovra da 6 miliardi da parte della Regione. Dopo le critiche da parte delle associazioni di categoria, arriva la replica del governo regionale. «Mentre la giunta regionale mette a bando più di 12 milioni con sovvenzioni a fondo perduto dell’80% dedicato alle Pmi artigiane abruzzesi, le associazioni protestano». Lo afferma l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Daniele D’Amario. «La cosa che sconvolge è che a capo delle sigle che protestano vi sono proprio le associazioni datoriali del mondo artigiano che chiedono di dare a prestito le somme che la giunta Marsilio concede a fondo perduto. È evidente che vi è uno scollamento profondo tra le associazioni datoriali e il mondo produttivo reale che invece ha reagito con entusiasmo al bando emesso, cosa che non si vedeva in Abruzzo ormai da decenni. Sorprende, inoltre, la posizione polemica delle sigle sindacali di fronte ai 5 milioni stanziati in bilancio destinati alle famiglie meno abbienti per far fronte all’emergenza energetica. Ancor di più sorprendono le posizioni delle associazioni datoriali che hanno un ruolo di gestione dei Confidi alla luce della decisione della giunta regionale che con le delibere 873 e 875 del 28 dicembre 2022 ha prorogato per la terza volta i termini per la gestione dei fondi a loro assegnati dal 2019 per circa 10 milioni di euro, che non sono ancora in grado di rendicontare e quindi di far pervenire al mondo produttivo abruzzese perché evidentemente più impegnate a fare polemiche sterili e di parte. È evidente», conclude D’Amario, «che rispediamo al mittente le polemiche strumentali di alcune sigle datoriali e sindacali e rimaniamo al fianco del mondo produttivo reale».
«un consiglio straordinario»
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari, esponente del Movimento 5 Stelle, raccoglie il “grido d’allarme” di diverse imprese e partite Iva abruzzesi che criticano fortemente la finanziaria della Regione appena approvata. «Siamo di fronte a un vero e proprio svilimento di migliaia di realtà imprenditoriali medie e piccole che sono state lasciate all’abbandono», dichiara Pettinari. «Non si è fatto nulla per loro. Avevamo chiesto interventi per il contrasto del caro bollette anche per le imprese e non solo per le famiglie, il taglio di Irpef e Irap, una riduzione delle tasse automobilistiche regionali e il rifinanziamento di quelle leggi regionali che intervenivano a sostegno delle attività produttive. Nessuna proposta è stata presa in considerazione. Zero risorse impegnate in tal senso». Da qui la richiesta. «Chiedo l’immediata convocazione di un Consiglio regionale che ponga all’ordine del giorno un provvedimento emergenziale che sani questa mancanza del centrodestra», incalza il vicepresidente. «Una situazione che appare ancora più grave e paradossale se si pensa che l’esecutivo ha concesso, nuovamente, un finanziamento sproporzionato per il ritiro del Napoli calcio, stanziando 4 milioni per tre anni. Probabilmente queste sono le priorità per la maggioranza, che preferisce investire tutto su un unico settore, lasciando che migliaia di imprese e partite Iva chiudano i battenti. Un collasso economico già iniziato nel 2022 e che, se non si pone rimedio, sarà ancora più disastroso nel 2023». Secondo Pettinari, «è propagandistica e retorica la narrazione politica della destra abruzzese che, anche sui suoi tradizionali “cavalli di battaglia”, come la sicurezza, lascia a zero le voci sul sostegno alle polizie municipali».(u.c.)