Ancora liquami nel fiume, bagni vietati a Pescara

Guasto all'elettropompa per un corto circuito: nuovi sversamenti nel fiume. I tecnici dell'Aca riparano il guasto in 20 minuti ma scatta il divieto di balneazione per 48 ore

PESCARA. Un corto circuito, questa mattina (sabato 6 agosto) alle 5, ha messo fuori servizio una delle elettropompe della Golena a Pescara, causando il blocco dell'impianto di sollevamento e determinando uno sversamento nel fiume. Il danno è stato riparato in venti minuti grazie al pronto intervento di una squadra di manutenzione dell'Aca, Azienda Comprensoriale Acquedottistica, e alle 5.20 l'impianto è tornato a funzionare correttamente.

Il sindaco Marco Alessandrini, ricevuta comunicazione dalla società, ha disposto un divieto temporaneo di balneazione. «Appena ricevuta la comunicazione dell'Aca circa il mancato funzionamento presso uno degli impianti più rilevanti - spiega l'assessore al Demanio Enzo Del Vecchio - il sindaco ha attivato le strutture competenti per l'emissione dell'ordinanza di divieto temporaneo di balneazione di 48 ore che, come da prassi, viene notificata agli stabilimenti balneari tramite la Polizia Municipale. Il tutto accade mentre il servizio manutenzione si sta organizzando per l'apposizione dei relativi cartelli di divieto di balneazione nel tratto di spiaggia relativo ai punti di campionamento di via Muzii e via Galilei».

«Una prassi che scatta da parte dell'Ente - evidenziano dal Municipio - in casi come questo, anche se va chiarita con i vertici Aca la situazione per cui il mancato funzionamento di una pompa abbia causato effetti sull'intero sistema».

«La criticità comunicataci alle ore 9 di stamani pone, però, interrogativi sull'organizzazione e funzionalità dell'intero sistema di gestione delle acque reflue - aggiunge il sindaco Alessandrini - Nel caso di specie, il mancato funzionamento di una delle elettropompe di sollevamento di un impianto di così rilevante come l'IS5, dove si è verificato il guasto, ha mandato in tilt l'intero sistema, che pure è dotato di più elettropompe, determinando lo sversamento di reflui per circa 20 minuti. Questa è una situazione che va chiarita e sarà affrontata al più presto con i vertici dell'Aca, ribadendo che l'efficienza di un'azienda, specie se pubblica, non si misura solo in termini di risparmi di bilancio, ma va calibrata anche su come tali risparmi vengono impiegati per garantire la funzionalità piena e costante di impianti così determinanti per la città e il suo ecosistema».