Antonelli chiusa per lavori, l’ira dei genitori

Le 21 classi divise in tre plessi. La preside: soluzione inevitabile. Le famiglie: «Pronte ad andare via»
PESCARA. La media Antonelli si divide in tre plessi e i genitori minacciano di far cambiare scuola ai figli.
Sono oltre 480 gli studenti di 21 classi che, a una settimana dalla prima campanella, non entreranno nella sede di via Virgilio dove sono iniziati i lavori di adeguamento sismico e antincendio, ma traslocheranno in gruppi di 7, nei due plessi di Colle Pineta e Raffaele Laporta di via Rubicone (comprensivo 7) e Foscolo di via Einaudi (comprensivo 1). Qui i ragazzi avranno a disposizione il pianterreno con ingresso dedicato, servizi, corridoi, per evitare la sovrapposizione con le attività scolastiche degli altri alunni. Venerdì pomeriggio, la preside dell’Antonelli, Rossella Di Donato, ha convocato d’urgenza le famiglie per spiegare la situazione, dopo aver ottenuto rassicurazioni dal Comune su tempi di interventi celeri rispetto ai tre anni previsti per chiudere i lavori. Ma qualche genitore non l'ha presa bene. L’incontro si è svolto nella sala consiliare del Comune non essendo a disposizione l’aula magna di via Virgilio.
«Abbiamo scelto la Antonelli per la straordinaria offerta formativa e perché vicino casa», riferisce un genitore, «ma nonostante la delicatezza e il tatto che la preside ha usato per metterci al corrente dei fatti, di cui è responsabile il Comune, riteniamo che sia ingiusto apprendere una notizia come questa a una settimana dall’inizio della scuola. Dopo due anni di pandemia, gli amministratori ci negano il diritto allo studio. Tra le famiglie c’è malumore, sconforto e disagio, pertanto alcuni di noi decideranno di cambiare scuola».
La dirigente: «Comprendo il disagio e le perplessità, ma posso assicurare che l’offerta formativa sarà la stessa di sempre e anche meglio, rispondente alla scelta che i genitori hanno fatto per i loro figli, nei nostri plessi abbiamo spazi ampi. Gli insegnanti ripartono con molto entusiasmo».
Considerata la tempistica, l’assessore Gianni Santilli ha premuto sull'acceleratore e trovato altri spazi alla Foscolo per sistemare uno dei tre gruppi, in accordo con la preside del comprensivo 1, Teresa Ascione. «Ringrazio tutti», prosegue Di Donato, «la collega Ascione ci è venuta in soccorso e ci accoglie con grande disponibilità. Ciò che conta è che i ragazzi siano in sicurezza. Sposteremo laboratori digitali, palestre e biblioteche. I gruppi sono stati formati anche in base alle lingue, francese, tedesco e spagnolo e altre criticità sono in via di risoluzione. Sono certa di trovare la comprensione delle famiglie», ma se così non fosse, «saranno scelte legittime e giuste. L’intento del Comune», spiega Di Donato, «era eseguire i lavori per lotti, per non chiudere la scuola. Abbiamo fatto delle simulazioni, ma i rumori e i disagi generati da un cantiere avrebbe reso impossibile la coabitazione con le attività scolastiche. L'avvio degli interventi, previsto per luglio, ha subito ritardi burocratici. La speranza è che vengano dimezzati i tempi, inizialmente fissati a tre anni».