Anziani assediati dall’afa nella casa albergo Inps a Pescara

Proteste per i condizionatori rotti nel centro che ospita cittadini ultrasettantenni. Locali torridi, si respira a fatica. Inibito il gazebo nella pineta dove si gioca a carte

PESCARA. Puntuale come ogni anno, oltre all'estate e al caldo tornano i problemi del malfunzionamento dell'aria condizionata nella sala da pranzo e nelle aree comuni all'interno della casa albergo dell'Inps. Già tra la fine del mese di giugno e l'inizio di luglio, l'impianto era stato riparato e fatto ripartire (con l'idea però che andasse cambiato con uno nuovo), ma ormai da qualche giorno gli ospiti della struttura, tutti con una età minima di almeno settant’anni e la maggior parte ottantenni e novantenni, sono costretti a consumare sia il pranzo che la cena (piatti quasi sempre caldi come le minestre) con temperature molto alte, considerato che il caldo africano sta insistendo sulla nostra città già da diverse settimane.

La stessa Inps informa gli ospiti della casa albergo, con un avviso affisso all'ingresso della sala pranzo, che «a causa del malfunzionamento del condizionatore, le finestre e le porte di questa sala saranno necessariamente tenute aperte. Gli ospiti, se esposti a correnti d'aria non gradite, avranno cura di premunirsi di apposite protezione come scialli, foulard ...».

Il problema principale, secondo il racconto di chi vive nella casa albergo è che alcuni anziani nelle ultime settimane avrebbero subìto malori, diversi sarebbero svenuti e alcuni trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale per accertamenti. L'impianto dell'aria condizionata è un problema storico del centro, come ha confermato già in passato la stessa Inps, che ormai è vetusto e andrebbe sostituito perché non varrebbe più la pena continuare a pagare le riparazioni.

Nel frattempo però, gli anziani boccheggiano e tanti di loro si sentono come se stessero agli arresti domiciliari perché costretti a rinchiudersi nelle stanze di ognuno provviste di climatizzatore per fuggire dall'afa.

Proprio ieri, anche il comitato di rappresentanza degli ospiti della casa albergo “La Pineta” ha inviato una lettera alla direzione per segnalare la mancanza dell'aria condizionata e le difficoltà di permanenza nella sala durante i pasti. Inoltre, è stato chiesto «l'immediato intervento di chi di dovere, perché sia ripristinato il funzionamento dell'aria condizionata onde evitare danno di notevole portata nei riguardi di quei soggetti, e non sono pochi, che accusano problemi di insufficienza respiratoria».

Gli anziani non possono nemmeno trovare refrigerio all'esterno sotto due gazebo circondati dagli alberi perché considerati pericolanti. L'accesso è stato inibito con il nastro bianco e rosso perché le radici dei pini avrebbero sollevato uno dei supporti della struttura.

«Pescara non merita una struttura come questa», commenta con toni esasperati una delle ospiti, «è una vergogna. Qualcuno ci aiuti». Una sua collega ricorda come «per entrare nella casa albergo si paga una retta salata che è in continuo aumento mentre i servizi diminuiscono perché, dicono, non ci sono soldi. L'Inps non si degna nemmeno di rispondere alle richieste più elementari. Molti anziani si sentono male nella sala pranzo, che aspettiamo il morto?. E ci dicono pure che il centro chiuderà».

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