Appalti e tangenti, chiesto il processo per Marinelli, Sospiri e altri 11

4 Maggio 2023

L'inchiesta sulla Sanità: sei gare per un valore complessivo di 35 milioni. Tra queste, anche quella per i 181 letti elettrici del Covid hospital. La replica di Sospiri

PESCARA. A sei mesi dall’avviso di conclusione delle indagini, la procura di Pescara chiede il processo per 13 delle 26 persone coinvolte nella prima tranche dello scandalo delle gare pilotate alla Asl di Pescara, dove protagonista è l'imprenditore della sanità Vincenzo Marinelli. Dopo gli interrogatori e le verifiche richieste dagli indagati, il pm Andrea Di Giovanni ha fatto un drastico taglio, chiedendo il rinvio a giudizio solo per 13: Vincenzo Marinelli, Tiziana Petrella, Antonio Verna, Graziano Canonico, Lorenzo Sospiri, Silvia Marinelli, Pasquale Sentenza, Tommaso Marchese, Romina Iacoponi, Paolo Zappalà, Anna Maria Sismondo, Alessandro Salvati e Massimo Valdes, oltre a 9 società coinvolte come persone giuridiche per illeciti amministrativi. I reati contestati sono principalmente tre: turbata libertà degli incanti, corruzione ed evasione fiscale (in riferimento alla creazione di fondi neri per pagare le presunte tangenti da parte di Marinelli).

LE GARE NEL MIRINO Sei le gare finite nel mirino della magistratura per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro: per l’acquisto della risonanza magnetica 3Tesla da 3 milioni di euro; per la gestione dei servizi di sterilizzazione degli strumenti chirurgici da 1.600.000 euro; i servizi in favore dei pazienti in stato di fragilità, la così detta gara logistica da 13 milioni di euro; la gara per l’affidamento dei servizi per la centrale di sterilizzazione da 19 milioni di euro; la gara per i servizi diagnostici ed esami clinici per gli ospedali di Pescara, Penne e Popoli per un milione e 600mila euro. A queste si aggiunge la gara per i 181 posti letti elettrici per il Covid Hospital di Pescara, che la società Hill Rom, di Massimo Valdes, si aggiudicò per 700 mila euro grazie, secondo quanto sostiene l'accusa, alle attività poste in essere dal direttore amministrativo della Asl, Zappalà, che avrebbe fatto carte false per favorire Marinelli, facendo fuori le ditte concorrenti con escamotage evidenziati dal magistrato, e persino arrivando a indicare solo in parte le dimensioni dei letti (che altrimenti non potevano entrare nel montalettighe), così da escludere le due principali concorrenti della Hill Rom che, con Marinelli, aveva un contratto di agenzia.

SOLDI E VOTI E qui si inseriscono alcune delle contestazioni mosse al presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri (accusato di corruzione e turbativa d'asta), che avrebbe fornito a Marinelli «in più occasioni informazioni privilegiate sulla selezione dei letti elettrici, invitandolo a contattare Zappalà quale soggetto che si sarebbe interessato personalmente di tutte le procedure di gara. In particolare», scrive il pm Di Giovanni, «informava Marinelli che la Hill Rom si sarebbe aggiudicata con certezza la gara. Informazione comunicata il 25 aprile 2020, prima ancora che il gruppo di lavoro decidesse sulla conformità delle offerte». Questo, secondo l'accusa, in cambio di «plurime dazioni di denaro in nero» e di assunzione di personale nelle società di Marinelli, con la promessa di far confluire pacchetti di voti in suo favore in occasione delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale del 10 febbraio 2019.

A Sospiri si contesta anche di «aver promesso di sollecitare e appoggiare in sede politica regionale l’indizione della gara per il Project financing per i servizi di radioterapia e diagnostica integrata presso la Asl di Chieti per un importo, a carico della Regione, di 8 milioni di euro. E poi Sospiri, su richiesta di Marinelli, avrebbe dovuto favorire la nomina della dirigente Asl di Pescara, Tiziana Petrella, per il ruolo di direttrice generale dell’Aric (Agenzia di committenza regionale, polo strategico per il controllo delle gare).

NOMINA E FAVORI E qui si apre l'ampio capitolo su Petrella e il suo braccio destro Verna, sui loro rapporti stretti con Marinelli e su tutte le attività che avrebbero svolto, in maniera illecita, per favorire l’imprenditore. Petrella, a detta dell’accusa, si sarebbe prestata a compiere una serie di irregolarità legate alla sua attività di responsabile del servizio di acquisizione di beni e servizi, in cambio di cene, di borse Louis Vuitton, lavoretti in casa e altre faccende del genere: insomma per qualche migliaio di euro, con l’obiettivo principale di arrivare a ricoprire il prestigioso incarico all’Aric.

FUORI DALL’INCHIESTA Escono invece di scena, come detto, altri 13 indagati che figuravano nell’avviso di conclusioni delle indagini, fra cui spiccano il primario Vincenzo Di Egidio, l'ex sottosegretario alla giustizia, Federica Chiavaroli, Cristiana Marinelli e altri personaggi di secondo piano. Adesso, con la richiesta di rinvio a giudizio, tutto dovrà passare al vaglio del gup che dovrà decidere sul destino degli imputati e su eventuali richieste di rito abbreviato.

LA REPLICA DI SOSPIRI  "Come ho già detto 4 anni fa, 2 anni fa, 1 anno fa, 6 mesi fa", ha detto Sospiri, "ribadisco oggi che è ferma la mia totale estraneità ai fatti contestati nell'inchiesta sulla sanità. Spero ora che tale assoluta estraneità si possa anche dimostrare nel corso delle fasi pre-processuali o processuali e ribadisco, fin da ora, la più totale fiducia negli Organi della magistratura che saranno chiamati ad assumere le conseguenti decisioni. Non posso esimermi - ha proseguito Sospiri - dal dover stigmatizzare l'avvenuta divulgazione di atti neppure notificati a me o ai miei difensori, ennesima reiterazione di un processo che da 4 anni è mediatico, prima ancora di approdare in un'aula di Tribunale. Non intendo commentare i contenuti e dunque mi astengo, peraltro risultano anche differenti dalle contestazioni che mi accingo a contrastare. Sono assolutamente sereno e confido fermamente di definire ora come in passato tutto ciò che c'è da definire".