Appalto per il dragaggio, il 3 giugno via al processo per Testa, Nicolaj e altri 29
E’ stata fissata al 3 giugno alle 9, subito dopo le elezioni, la prima udienza dal gup del processo che ruota attorno al dragaggio e all’appalto che, secondo la procura distrettuale antimafia dell’Aqu...
E’ stata fissata al 3 giugno alle 9, subito dopo le elezioni, la prima udienza dal gup del processo che ruota attorno al dragaggio e all’appalto che, secondo la procura distrettuale antimafia dell’Aquila, sarebbe stato pilotato. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dai pm Simonetta Ciccarelli e Antonietta Picardi per 30 persone più una società e tra questi figurano gli imprenditori Luca e Galileo Nicolaj, il presidente della Provincia e candidato sindaco Guerino Testa, accusato di un solo episodio di falso, e il progettista e responsabile unico del procedimento Luigi Minenza. Secondo l’accusa Testa, in veste di commissario delegato per il dragaggio, insieme ai responsabili unici Angelo Bellafronte Taraborrelli ed Emanuele Ucci avrebbe «attestato, contrariamente al vero, nel verbale del 12 ottobre 2011 di apertura dei plichi per la valutazione delle proposte depositate, che i verbali erano stati aperti davanti ai tre della commissione» mentre per l’accusa «Testa non era presente alla seduta di apertura dei plichi». Accusa che il presidente ha sempre rigettato e da cui si difenderà a partire dal 3 giugno. L’inchiesta, che portò all’arresto ai domiciliari di Bellafronte e di Giuseppe Biscontin, ex funzionario del provveditorato alle opere pubbliche di Venezia, riguarda i lavori affidati in appalto nel 2011 alla ditta Gregolin di Venezia. Se Testa deve rispondere di falso, gli altri sono accusati – a vario titolo – di turbativa d’asta, falso, frode, truffa. Tra i reati c’è anche un’ipotesi di corruzione contestata ai Nicolaj e al rup per i lavori di dragaggio Minenza.