Area di risulta, la bonifica si farà ad aprile 

Entro questa settimana verrà presentato il progetto per ripulire il terreno prima dell’avvio dei lavori

PESCARA. La bonifica dell’area di risulta dovrebbe prendere il via entro il mese di aprile. Ad ipotizzarlo sono gli uffici comunali che, entro questa settimana, dovrebbero ricevere un progetto dalla ditta incaricata.
L’obiettivo è quello di procedere al risanamento del terreno in modo da far partire poi il piano del Comune per la riqualificazione dell’area. Con una spesa di 20 milioni di euro verranno realizzati un parco centrale di 6,7 ettari, un silos per parcheggi multipiano, una nuova viabilità intorno alla stazione e un nuovo terminal degli autobus.
Tramontata l’ipotesi di project financing, recentemente grazie a una normativa nazionale è stata individuata la possibilità di intervenire sulle aree di risulta per lotti. Il primo lotto riguarderà tutta la parte che da sud giunge fino al limitare dell’edificio dell’ex stazione ferroviaria. In questa area attualmente sono presenti circa 900 posti auto che saranno ricollocati nel silos sud; questo permetterà di realizzare la prima parte del parco centrale, proprio lì dove fino ad ora si osservano in sosta i 900 mezzi, quando vi è condizione di massimo afflusso.
Il secondo lotto riguarderà la parte residua a nord est, stralciato rispetto alla previsione originaria: lì dove era previsto l’edificio pubblico sorgerà la nuova sede della Regione, questo in base al recente protocollo firmato con il Comune. Il futuro progetto per la nuova sede della Regione in virtù del pronunciamento del Via (Valutazione di impatto ambientale) non dovrà essere sottoposto ad ulteriore valutazione da parte dello stesso organismo. Dovrà essere ora l’ente regionale a determinare i passi necessari alla prosecuzione dell’iter.
Bisogna ricordare, in proposito, che nel dicembre dell’anno scorso dal comitato Via presso la giunta regionale era arrivato il giudizio favorevole sulle modifiche apportate dagli uffici tecnici dell’amministrazione comunale alla progettazione riguardante l’intervento di riqualificazione dell’area di risulta. Il comitato aveva infatti ritenuto «modifiche non sostanziali» dal punto di vista ambientale, quindi non impattanti sotto questo aspetto, quelle inserite nella relazione tecnica aggiornata che accompagna il progetto tuttora nella sua fase preliminare. Nella documentazione di progettazione preliminare presentata al Via dal Comune erano state introdotte precise variazioni rispetto alla precedente versione: eliminazione degli edifici nord e sud residenziali e riconversione di quei terreni a verde pubblico; possibilità di realizzare, in una prima fase, la nuova viabilità anche a raso; realizzazione di una serra geodetica bioclimatica e di un corridoio ecologico nel parco; ampliamento della disponibilità dei parcheggi nei silos (150 posti auto e 200 box in più); limitazione del parcheggio interrato a un solo livello; rimodulazione del perimetro d’intervento.