Pescara, la speranza sta nelle rimonte: 8 gol su 11 segnati nel secondo tempo

Serie B, dopo la sosta si torna a pensare al campionato. Sabato test interno con la Carrarese. Intanto, ecco cosa dicono le statistiche delle prime sette giornate
PESCARA. La seconda pausa del campionato di serie B per gli impegni delle Nazionali - dopo il tonfo di Genova e prima della gara casalinga con la Carrarese - è il momento per tracciare un primo bilancio, sicuramente parziale, ma interessante sotto diversi aspetti. Sette partite disputate dal Pescara, quasi un quinto degli incontri in calendario, possono fornire segnali di speranza o suonare come un campanello d’allarme. Facendo un parallelo con l’ultima stagione giocata in B dal Delfino, quella 2020/2021, nelle prime sette giornate il Pescara guidato da Massimo Oddo era ultimo in classifica con 4 punti, dopo aver ottenuto la prima vittoria in casa con il Cittadella proprio alla settima di andata. Allo stesso punto del torneo, quella squadra aveva segnato 6 reti, incassandone 15.
Distribuzione dei gol. Tornando ad oggi, la squadra allenata da Vincenzo Vivarini non ha ancora beneficiato dei gol dei difensori, non ha mai segnato su palla inattiva, oltre a non aver usufruito di penalty. Gli 11 gol dei biancazzurri sono riconducibili ai centrocampisti (8) e agli attaccanti (2), oltre all’autorete provocata da Festa, portiere del Mantova. In questa particolare statistica, il Frosinone è la cooperativa del gol della B con 2 dei difensori, 5 dei centrocampisti e 6 del reparto avanzato. Il Pescara ha, sinora, 5 marcatori (Oliveri, Olzer, Meazzi, Merola, Di Nardo). Il Venezia 9; Sudtirol e Frosinone 8.
Pescara di rincorsa. In quattro occasioni su sette, il club biancazzurro è andato in svantaggio e ha dovuto rincorrere l’avversario per cercare di riequilibrare il risultato. Ci è riuscito due volte: con il Venezia (da 0-2 a 2-2) e con il Sudtirol (da 0-1 a 1-1). Il Delfino, è più efficace sotto porta nel secondo tempo: 5 gol segnati dal 46’ al 90’, altri 3 nei minuti di recupero. Addirittura, il Pescara è la squadra più prolifica in zona Cesarini. Altra curiosità, 7 gol sono arrivati da azioni nell’area di rigore e gli altri 4, compreso l’autogol, frutto di iniziative dalla distanza.
Uno per tutti, tutti per uno. Il Pescara guida la speciale lista del numero di giocatori impiegati, ben 27. Poco più distanti la Reggiana (25), Avellino, Carrarese, Venezia, Frosinone, Bari con 24 pedine schierate. Quelli che non hanno mai ceduto il posto sono stati il portiere Sebastiano Desplanches e il capitano Riccardo Brosco, sempre titolari.
La sfera di cristallo di Vivarini. Il tecnico originario di Ari è lo stratega delle sostituzioni. In questo primo scorcio di campionato ha chiamato 35 volte il cambio al quarto uomo. Sostituzioni che hanno fruttato 4 gol e 4 assist da parte di chi è subentrato. Meglio di Sottil, in vetta con il Modena, (3 gol e 4 passaggi decisivi delle riserve). Il giocatore jolly del Pescara è Lorenzo Meazzi, uscito dalla panchina sei volte, autore di due centri decisivi (Empoli e Sudtirol), tutto in 100’.
Pochi ma buoni. Il Delfino si consola con un altro dato statistico incoraggiante che riguarda la capacità realizzativa rispetto ai tiri indirizzati verso la porta avversaria: 110 tiri (nello specchio e fuori) e 11 bersagli azzeccati, il 10%. Meglio hanno fatto l’Avellino (11,7%) e la Reggiana (10,5%). Quelle meno ciniche sono l’Entella, la Sampdoria (tolta la partita di domenica scorsa contro il Pescara) e il Mantova.
Gioventù italiana. Il Pescara è una delle più nazionaliste della cadetteria. Solo tre giocatori stranieri in lista, come il Mantova. Allo stesso livello Juve Stabia (2), Padova e Catanzaro (4). Il Pescara è, inoltre, una delle formazioni più giovani con un’età media di 25 anni. Ancora più junior il Frosinone (23,3) e l’Empoli (23,6).
Respect. Nella classifica della sportività la squadra di Vivarini si distingue anche per la correttezza: 108 falli fatti e 111 subiti. Un cartellino rosso per Brosco e 11 ammonizioni. Tra le più “cattive” la Juve Stabia (20 cartelini gialli), il Frosinone (19 giocatori ammoniti) e lo Spezia (14 cartellini gialli e 3 espulsioni).
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