Area vestina e ricostruzione, arriva Castelli

Il commissario ha incontrato i sindaci del territorio. Petrucci (Penne): «Sarà recuperato Colleromano»
PENNE. Un piano per riqualificare Colleromano. Nella giornata di giovedì il sindaco di Penne Gilberto Petrucci ha ricevuto la visita del commissario per la Ricostruzione, Guido Castelli, per definire il recupero del complesso di Colleromano. Ai lavori hanno partecipato il consigliere regionale Leonardo D’Addazio e i sindaci Ilario Lacchetta (Farindola), Gianfranco Macrini (Montebello di Bertona) e Renato Mariotti (Loreto Aprutino), con i quali è stato esaminato l’andamento della ricostruzione privata sul territorio vestino. «Con il commissario Castelli abbiamo affrontato il tema della ricostruzione privata e pubblica avviata nella città di Penne per il sisma 2016», spiega il sindaco Petrucci. «In particolare ci siamo soffermati sull’avvio delle procedure di finanziamento per il recupero del complesso monumentale di Colleromano e della relativa Chiesa, per un importo complessivo di 6 milioni di euro. Il progetto definitivo è quasi pronto; si procederà poi con la presentazione dell’esecutivo per ottenere i pareri».
La struttura conventuale di Colleromano, divenuta di proprietà comunale nel 2019, dopo un lungo passaggio concretizzatosi dalla Provincia Monastica per volontà dei Frati Minori, è oggi gestita dall’associazione San Cesidio.
Si tratta di un complesso monastico che, oltre alla chiesa, dispone di un’antica biblioteca, con testi che risalgono al 1200, e di un bosco. Edificato agli inizi del ’300, divenendo sede di un importante abbazia benedettina, la chiesa romanica ha il portale d'ingresso con una scultura del Trecento. Al suo interno custodisce l’affresco “Laudi della vergine” del XV secolo e il dipinto della “Deposizione” della fine del XV secolo. Il complesso, gravemente danneggiato dopo il terremoto 2009, necessita di un importante intervento di consolidamento e ristrutturazione. «Nei prossimi giorni», prosegue il sindaco, «terremo un tavolo con i responsabili degli uffici della ricostruzione 2009 e 2016 per addivenire una soluzione definitiva all’ufficio che dovrà erogare il finanziamento già disponibile. La struttura ospiterà un luogo per aggregazione culturale, storica e turistica mirata al rilancio della città».