Arrestato il mandante del rogo nelle case popolari di Fontanelle: fu un gesto “per vendetta”

Così dicono le carte dell'inchiesta in mano al pm Gennaro Varone, appiccato dopo lo sgombero dei familiari dall'alloggio di via Caduti per Servizio 15. Ecco tutti i dettagli
PESCARA. Sarebbe lui il mandante del rogo doloso che, il 20 novembre scorso, ha distrutto le case popolari di Fontanelle: una strage sfiorata con un bilancio di 8 persone intossicate, compreso un neonato e due poliziotti corsi sulle scale in mezzo al fumo per svegliare gli inquilini. E' stato arrestato questa mattina Massimiliano Cerasoli, 53 anni e un curriculum giudiziario di primo livello: un incendio per vendetta, così dicono le carte dell'inchiesta in mano al pm Gennaro Varone, appiccato dopo lo sgombero dei familiari dall'alloggio di via Caduti per Servizio 15.
La svolta è arrivata grazie ai video delle telecamere e alle intercettazioni telefoniche. A eseguire l'arresto sono stati i poliziotti della squadra mobile di Pescara, guidati dal dirigente Gianluca Di Frischia. Per lo stesso rogo era stato arrestato anche Marco Dottore, 50enne, considerato l'esecutore materiale: secondo gli investigatori sarebbe andato a dare fuoco al vano ascensore con un monopattino.
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