Arriva il “monitore” segnalerà i problemi dei vari quartieri

In ogni zona della città uno o più residenti, iscritti a un albo comunale, riferiranno al consiglio le cose che non vanno

MONTESILVANO. Arriva in città la figura del monitore civico di quartiere. L'iniziativa è frutto di un'idea dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Attilio Di Mattia, che ha deciso di puntare sul contatto diretto con i cittadini per far fronte alle piccole e grandi problematiche riscontrate nelle varie aree della città. Il monitore civico avrà lo scopo di mettere in luce ogni istanza del quartiere per poi riferirla all’amministrazione comunale. Dalla viabilità alla sicurezza, passando per i rifiuti o la manutenzione di strade, marciapiedi, aree verdi e piazze: il monitore civico agirà dunque da segnalatore di necessità di intervento.

L'iniziativa, che a breve sarà oggetto di un’apposita delibera, è stata preceduta da un lavoro di catalogazione e divisione della città in 7 macro-aree (Villa Carmine, Villa Verrocchio, Villa Verlengia, Villa Canonico, Montesilvano colle, zona grandi alberghi, Montesilvano centro), ognuna delle quali avrà, a seconda della densità abitativa, un numero di monitori civici che faranno capo ad un'unica figura che rappresenterà il quartiere in Comune.

I referenti di ogni zona, raccolte le varie segnalazioni, riporteranno una volta al mese, attraverso la pratica del "question time", le richieste in consiglio comunale, ricevendo direttamente risposta dagli assessori di riferimento. Quanto alla scelta dei vari monitori civici, che dovranno prestare la loro collaborazione gratuitamente, la selezione verrà effettuata dall'amministrazione, con ogni probabilità dal sindaco stesso, che potrà attingere da un elenco di nomi frutto di un avviso pubblico. Chiunque potrà presentare la propria candidatura purché disponga degli stessi requisiti richiesti per l'iscrizione negli elenchi degli scrutatori, oltre alla residenza nel quartiere che chiede di poter rappresentare. Il progetto, creato per poter monitorare il territorio a 360 gradi, sarà gestito dall'assessore alle politiche sociale Anthony Aliano, al quale è stata già assegnata una specifica delega in merito. L'iniziativa avrà anche lo scopo di stimolare un maggior senso civico da parte dei cittadini e un maggior rispetto dell'ambiente circostante. La presenza di occhi attenti in ogni quartiere, inoltre, fungerà da deterrente contro gli abusi nei confronti dei beni comuni.

Soddisfazione per l'iniziativa è stata espressa da Pasquale Barilone, presidente di "Vita di quartiere", un'associazione nata da qualche mese proprio allo scopo di raccogliere le problematiche nei vari quartieri della città. «Il nostro obiettivo è quello di incentivare la partecipazione dei cittadini», sottolinea Barilone, «e finora abbiamo avuto un riscontro positivo sia dai vari quartieri della città sia da parte del Comune che, spesso, ha provveduto celermente alla soluzione dei problemi segnalati. L'iniziativa del monitore civico, dunque, ben si sposa con i nostri obiettivi e viaggia sulla stessa lunghezza d'onda della nostra proposta di creare delle edicole di ascolto con un ruolo di coordinamento tra il cittadino e l’amministrazione». In attesa dell'istituzionalizzazione della figura l'associazione Vita di quartiere ha già promosso una serie di incontri con i cittadini per raccogliere le varie segnalazioni: «Ma vorrei che fosse chiaro», conclude Barilone, «che il nostro non è un ufficio reclami».

Antonella Luccitti

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