Arsenale in casa, denunciato

I carabinieri intervengono per sedare una lite e trovano le armi
MONTESILVANO. Padre e figlio discutevano animatamente, come accadeva di frequente, per vecchi dissapori. E' stato allora che i carabinieri sono intervenuti per sedare la lite e mentre calmavano gli animi hanno notato la presneza di un fucile nella casa.
Poco dopo hanno trovato altre armi e le hanno sequestrate, denunciando il proprietario. E' accaduto domenica in corso Umberto, a Montesilvano. Al 112 è arrivata la segnalazione della discussione in famiglia nella zona della stazione, e pare che liti dello stesso tenore fossero già avvenute in passato. Padre e figlio urlavano e si minacciavano e quando i militari dell'Arma, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, sono entrati in casa il clima era tutt'altro che sereno.
I carabinieri del nucleo radiomobile stavano cercando di capire cosa fosse accaduto e il motivo della discussione quando hanno trovato un fucile da caccia. E' sorto così il sospetto che nell'abitazione potessero esserci altre armi, la cui presenza era quantomeno pericolosa in una situazione familiare come quella che si è presentata ai loro occhi. Controllando il resto della casa, nel garage e sono stati trovati fucili e pistole, non tutti detenuti legalmente. I militari hanno scovato infatti una carabina e una rivoltella a doppia canna che il proprietario della casa, un uomo di 80 anni, aveva regolarmente denunciato. Successivamente sono spuntati fuori una baionetta e una pistola a tamburo a cinque colpi senza marca né matricola risalente alla seconda guerra mondiale.
Queste armi era detenute senza permesso, per cui l'ottantenne si è ritrovato nei guai a causa della sua passione per pistole e fucili. I carabinieri lo hanno denunciato alla procura della Repubblica per detenzione abusiva di armi e il suo piccolo arsenale è finito sotto sequestro. Pistola e fucile posseduti legittimamente sono stati portati via perché ritenuti pericolosi in quella particolare situazione, mentre le altre armi sono state sequestrate per mancanza di autorizzazione alla detenzione.
Poco dopo hanno trovato altre armi e le hanno sequestrate, denunciando il proprietario. E' accaduto domenica in corso Umberto, a Montesilvano. Al 112 è arrivata la segnalazione della discussione in famiglia nella zona della stazione, e pare che liti dello stesso tenore fossero già avvenute in passato. Padre e figlio urlavano e si minacciavano e quando i militari dell'Arma, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, sono entrati in casa il clima era tutt'altro che sereno.
I carabinieri del nucleo radiomobile stavano cercando di capire cosa fosse accaduto e il motivo della discussione quando hanno trovato un fucile da caccia. E' sorto così il sospetto che nell'abitazione potessero esserci altre armi, la cui presenza era quantomeno pericolosa in una situazione familiare come quella che si è presentata ai loro occhi. Controllando il resto della casa, nel garage e sono stati trovati fucili e pistole, non tutti detenuti legalmente. I militari hanno scovato infatti una carabina e una rivoltella a doppia canna che il proprietario della casa, un uomo di 80 anni, aveva regolarmente denunciato. Successivamente sono spuntati fuori una baionetta e una pistola a tamburo a cinque colpi senza marca né matricola risalente alla seconda guerra mondiale.
Queste armi era detenute senza permesso, per cui l'ottantenne si è ritrovato nei guai a causa della sua passione per pistole e fucili. I carabinieri lo hanno denunciato alla procura della Repubblica per detenzione abusiva di armi e il suo piccolo arsenale è finito sotto sequestro. Pistola e fucile posseduti legittimamente sono stati portati via perché ritenuti pericolosi in quella particolare situazione, mentre le altre armi sono state sequestrate per mancanza di autorizzazione alla detenzione.
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