Asl, danni all'auto del sindacalista

Le fiancate sfregiate con un punteruolo, tre episodi in meno di un mese

PESCARA. Dopo il trasferimento di una sindacalista scomoda della Fials, dall'ospedale di Pescara al distretto sanitario di Cepagatti, la tensione resta alta alla Asl. L'auto di un altro sindacalista della Fials è stata danneggiata tre volte in meno di un mese. È accaduto nello stesso periodo in cui la Fials ha segnalato, ai vertici della Asl e ai revisori dei conti, la presunta irregolarità del doppio incarico di un dirigente e dell'aumento di stipendio concesso a pioggia anche a 44 dipendenti precari.

Una coincidenza sfortunata o un'intimidazione mirata? È questa la domanda che rimbalza, oltre che all'ospedale, anche in questura.

Il proprietario dell'auto sfregiata, un dipendente della Asl e sindacalista della Fials, si è presentato tre volte al posto fisso di polizia dell'ospedale per denunciare i danni subiti. La prima denuncia è del 9 luglio: «Con un punteruolo, sono state rigate entrambe le fiancate dell'auto parcheggiata in via Malagrida. L'auto non è assicurata per gli atti vandalici».

La seconda denuncia spiega cosa è successo sei giorni dopo, il 15 luglio: «Con un punteruolo è stato rigato anche lo sportello lato destro della mia auto lasciata in via Malagrida». Altri danni il 4 agosto: «In via Forca d'Acero, l'auto è stata danneggiata ancora. Nella stessa giornata, all'ingresso del mio ufficio in via Paolini, è stata staccata e portata via la targa».

Una macchina rovinata tre volte in un mese, nello stesso periodo in cui la Fials è uscita allo scoperto per denunciare due presunte irregolarità nella gestione del personale sanitario.

La prima riguarda un'incompatibilità di Vero Michitelli: secondo la Fials, «il direttore del dipartimento Affari del personale dal 2007 è anche sindacalista della sigla autonoma Sidirss e, per questo, la sua posizione è incompatibile così come stabilito dal decreto Brunetta».

La seconda ruota intorno a un aumento di stipendio accordato a 1.808 dipendenti compresi 44 precari: per la Fials, riconoscere una fascia economica orizzontale superiore anche ai dipendenti a tempo determinato «non si può fare». Dopo la denuncia della Fials, anche i revisori dei conti hanno chiesto accertamenti: «Considerato anche l'elevato numero di lavoratori a cui potrebbe essere stato riconosciuto un beneficio economico, eventualmente non spettante, con nocumento economico dell'azienda, si chiede alla direzione generale di formulare con sollecitudine richiesta di parere all'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni)».

Inoltre, è sempre una sindacalista della Fials anche Nicoletta Di Nisio, la dipendente dell'ospedale trasferita al distretto sanitario di Cepagatti con un ordine di servizio firmato da Michitelli il 30 luglio e valido dal 2 agosto.

La Fials ha convocato una conferenza stampa, domani alle 11 in Provincia: Gabriele Pasqualone, segretario provinciale, parlerà di «cosa accade alla Asl». (p.l.)

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