Asl Pescara, esposto dei Cobas in procura"Infermieri raccomandati sistemati negli uffici"

In procura l'esposto dei Cobas: «Ecco chi sono i 7 favoriti dalla Asl»

PESCARA. Quattro infermieri spostati «senza apparente motivazione logica» dai reparti dell'ospedale alle scrivanie degli uffici della direzione sanitaria Asl, ad altri tre infermieri il «favore» dei turni di notte cancellati. Lo denunciano i Cobas su un esposto inviato ieri in procura: tre pagine con i nomi e i cognomi degli infermieri che, per il sindacato, sono raccomandati.

La denuncia arriva quattro giorni dopo la prima dichiarazione di Marco Gabriele Di Matteo, rsu aziendale: «Siamo pronti a presentare un esposto in procura, abbiamo documentato già casi di favoritismi». Una frase che ha innescato la polemica tra i sindacati: «I favori agli infermieri raccomandati esistono», hanno risposto il sindacato degli infermieri Nursind, Cisl e Fials. «Tra gli infermieri non ci sono raccomandati», invece, è stata la presa di posizione della Uil e della Cgil-fp.

DENUNCIA. Dalle parole alle carte, l'esposto è firmato da Andrea Colantoni, segretario provinciale Cobas sanità: «Siamo venuti a conoscenza da alcuni iscritti ai Cobas che, all'ospedale di Pescara, infermiere in forza al reparto di Chirurgia 3 sono costrette a lavorare su tre turni in Chirurgia 1 poiché non c'è personale in grado di svolgere la turnazione».

SILENZIO ASL. L'esposto rivela che i Cobas, con una lettera del 20 ottobre scorso, hanno «chiesto spiegazioni» al direttore generale della Asl Claudio D'Amario, al direttore sanitario Fernando Guarino, al direttore medico dell'ospedale Valterio Fortunato e al dirigente infermieristico Maria Rita Cacciagrano parlando di «illegittimo e arbitrario trasferimento di alcuni dipendenti» e di «situazioni non episodiche ma frequenti»: «Abbiamo chiesto spiegazioni», continua l'esposto di Colantoni assistito dall'avvocato Fernando Rucci, «senza peraltro ricevere alcuna risposta» a più di un mese di distanza. La Asl, per i Cobas, è rimasta in silenzio.

«SETTE FAVORI». «Così, da un'indagine effettuata, abbiamo saputo», spiega Colantoni, che quattro infermieri sono finiti, dai reparti, a passare carte nella direzione sanitaria e, di conseguenza, le infermiere di Chirurgia 3 sono «costrette a turni massacranti» per coprire i buchi. I Cobas fanno l'elenco degli infermieri raccomandati ma non pubblichiamo i nomi e i cognomi perché la procura non ha ancora aperto un fascicolo: «Un'infermiera professionale», dice l'esposto, «è stata spostata in direzione sanitaria con funzioni amministrative; un caposala è stato spostato in direzione sanitaria; un infermiere professionale, turnista, è stato spostato in direzione sanitaria con funzioni amministrative; un infermiere professionale, turnista, è stato spostato in direzione sanitaria e beneficia anche della reperibilità; un infermiere professionale, turnista, è stato spostato in day surgery; un'infermiera professionale lavorava su tre turni e ora è stata spostata e lavora solo la mattina; un'infermiera professionale è stata spostata in Terapia del dolore e lavora solo la mattina».

SOSPETTO. «Appare lecito», dice l'esposto, «il dubbio sui motivi che hanno spinto la direzione sanitaria a procedere agli spostamenti con penalizzazione delle infermiere di Chirurgia 3, costrette loro malgrado a svolgere turni massacranti per sostituire personale dirottato altrove, senza alcuna apparente motivazione logica, a meno che non si tratti di spostamenti di favore che non possono essere tollerati». «INDAGATE». L'esposto chiede alla procura di indagare ed «effettuare i necessari accertamenti per verificare la situazione e, qualora a seguito dell'indagine, dovessero emergere ipotesi di reato, a procedere contro gli eventuali responsabili per il ripristino della legalità». I Cobas sono già pronti a costituirsi «parte civile».

«ACCORDO VIOLATO». Perché? Secondo i Cobas, con questi spostamenti, la Asl ha violato un regolamento per la mobilità interna firmato l'8 settembre scorso: «I trasferimenti del personale per esigenze di servizio», dice l'esposto, «hanno carattere momentaneo e provvisorio, solo per casi di comprovata urgenza, mentre per quel che concerne i trasferimenti definitivi in posti disponibili in altre unità operative, questi devono essere effettuati su domanda dell'interessato ma, comunque, sempre nel rispetto della categoria, profilo professionale e posizione economica di appartenenza del dipendente. Possono essere effettuati spostamenti con esonero dalla turnazione solo in caso di precise prescrizioni rilasciate da apposito ufficio e inerenti eventuali problemi e/o patologie a carico del dipendenti, cosa che», sottolineano i Cobas alla procura, «nei casi di specie sembra non sussistere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA