Asl Pescara, nuove accuse a D’Amario La polizia: consulenze da 180 mila euro

Il rapporto della polizia alla procura su una spesa definita "assolutamente inutile" per "Una misera relazioncina che pare valga più oro di quanto pesa". Pd e Fials: "il manager si dimetta, la politica detta assunzioni e nomine"

PESCARA. La Asl di Pescara ha pagato 180 mila euro per una consulenza «assolutamente inutile». Lo rivela la squadra mobile in un rapporto inviato al pm Gennaro Varone, titolare dell'inchiesta sull'appalto del polo materno-infantile lievitato da due a quasi sette milioni di euro. «Una misera relazioncina», così la chiamano gli investigatori, «che pare valga più oro di quanto pesa»: i numeri dell'ex dirigente della squadra mobile Nicola Zupo dicono che il documento lungo una pagina è stato pagato 7.500 euro a riga.

CONSULENZA.La relazione sui lavori del polo materno-infantile, un caso deflagrato il 15 marzo dell'anno scorso con cinque arresti e con il sequestro dei reparti, è stata richiesta dal direttore generale della Asl Claudio D'Amario alla società Mtc di Roma, uno studio di ingegneria incaricato del supporto e dell'assistenza al responsabile del procedimento: la relazione, affidata con una delibera di D'Amario il 27 ottobre 2009, ha stabilito la possibilità, per la Asl, di revocare il contratto con le ditte appaltatrici.

In questa inchiesta sui lavori al rialzo, D'Amario è stato indagato per falso ma, poi, la sua posizione è stata archiviata su richiesta di Varone. Ora, gli atti dell'indagine, non più coperti da segreto, tornano d'attualità perché D'Amario, intercettato nel suo ufficio, parla anche del concorso alla Asl vinto dalla moglie del presidente Pdl del consiglio regionale Nazario Pagano e dice: «A me mi scandalizza il fatto che la moglie di un noto presidente... aspetta per 42 anni ed è ancora precario 17 anni dopo la laurea, questo fa scandalizzare quando è pieno di figli... primari... le cose». Sul concorso, il pm Mirvana Di Serio ha aperto un fascicolo.

«DIMISSIONI».Con la consulenza d'«oro» e il sospetto dell'influenza della politica nelle assunzioni e nelle nomine, Pd e il sindacato Fials chiedono le «dimissioni» di D'Amario: «È imbarazzante l'intercettazione di D'Amario sulla moglie di Pagano», dice il segretario provinciale Pd Antonio Castricone, «il mito della sua gestione depoliticizzata non esiste più e D'Amario si è smentito da solo. Ora, deve riflettere sull'opportunità di continuare a fare il direttore generale».

«È ora che D'Amario faccia un passo indietro», dichiara Gabriele Pasqualone, segretario provinciale Fials da sempre in contrasto con la direzione generale, «altrimenti la sanità pubblica pescarese rischia di perdere credibilità. Ogni giorno se ne scopre una nuova ed è un danno per i cittadini».

MTC-ASL. Nelle intercettazioni inedite della squadra mobile, D'Amario discute anche con uno dei soci della Mtc, società estranea all'indagine sui lavori all'ospedale. La Mtc ha collaborato con la Asl non soltanto per il caso del polo materno-infantile: con i precedenti direttori generali, Angelo Cordone e Antonio Balestrino, la Mtc ha ottenuto i lavori del «processo di ristrutturazione» dell'ospedale San Massimo di Penne: un «processo di ristrutturazione» imperniato sul trasferimento dell'ospedale in una struttura abbandonata da decenni in via del Carmine e mai partito a causa di un dettaglio e cioè 25 milioni di euro che non ci sono.

«SEI UN ATTORE». Al centro della telefonata, i lavori del polo materno-infantile ma la discussione assume anche toni confidenziali: D'Amario chiama l'imprenditore «comandante» e l'imprenditore gli racconta che la sua segretaria «l'ha scambiato per un attore».

D'Amario: «Comandante, buonasera».
Imprenditore: «Pronto chi è... che parla (ride)».
D'Amario: «Sono il dottor D'Amario (ride)».
Imprenditore: «Noi ci dobbiamo iscrivere al circolo dell'aeronautica di Pescara, però».
D'Amario risponde così all'invito: «Sì, sì, va bene, va bene, ci sto, ci sto, facciamo una serata aeronautica».

La telefonata continua con la curiosità della «foto bellissima» di D'Amario che ha stupito la segretaria della Mtc.
Imprenditore: «Ho mandato una mail perché c'è una fotografia bellissima».
D'Amario: «Sì».
Imprenditore: «Direttore generale della Asl di Pescara, una mia segretaria l'ha scambiato per un attore».
D'Amario: «Ma va».
Imprenditore: «Eh, mo' lo legge, la leggerai».
D'Amario: «E va bene, dove lo ha trovato'ste fotografie».
Imprenditore: «Su dei giornali... fanno la rassegna stampa, no? Allora, mi ha portato questo articolo lungo di D'Amario... ma hanno sbagliato la fotografia perché questo è sicuramente un attore... dico, no è il direttore generale».
D'Amario: «Vabbé, sarà contenta mia moglie».

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