A14

Assalto al portavalori su A14, si segue la pista pugliese

Gli investigatori al lavoro per stabilire anche quante persone abbiano partecipato all'assalto al portavalori avvenuto ieri a Spoltore

PESCARA. Portebbero alla malavita pugliese le indagini che proseguono senza sosta e nel massimo riserbo per fare luce sull'assalto avvenuto ieri mattina al portavalori della Società Aquila, sul tratto abruzzese della autostrada A14, all'altezza del territorio comunale di Spoltore. Il colpo è andato a vuoto grazie al pronto intervento degli agenti della polstrada e delle volanti della Questura di Pescara.

leggi anche: Assalto ad un portavalori all’altezza di Spoltore: sparati colpi di mitra.Banditi in fuga Le auto usate per il blitz date alle fiamme qualche chilometro più avanti. A14 chiusa nel tratto tra Pescara ovest e Pescara nord, nelle due direzioni, e polizia in forze a caccia della banda. Statale 16 in tilt da ore, a passo d'uomo anche sull'asse attrezzato +++ IN AGGIORNAMENTO+++

Gli investigatori della Squadra Mobile pescarese, coordinati dal primo dirigente Gianluca Di Frischia, esaminano immagini e testimonianze. Le indagini sono coordinate dal pm Anna Benigni e mirano a stabilire anche quante persone abbiano partecipato all'assalto. Almeno sette-otto o forse più, con complici che potrebbero essere fuggiti prima dei banditi che avevano bloccato il mezzo, sparando alle gomme del blindato.Alcune decine i colpi esplosi.

L'allarme anti rapina, lanciato subito, ha portato all'azione immediata della polizia e alla fuga dei banditi che hanno dovuto rinunciare ai quasi 300mila euro contenuti nel blindato.

Le due guardie giurate che erano all'interno del furgone portavalori sono state medicate in ospedale per i problemi respiratori causati da una sostanza che sarebbe stata spruzzata dai rapinatori all'interno del blindato.

Sull'assalto di ieri arriva anche la presa di posizione della Filcams Cgil di Pescara cheparla di situazione insostenibile e, in una nota, sottolinea che si tratta dell'ennesimo assalto ai danni di mezzi portavalori dopo quello alla centrale operativa di San Giovanni Teatino avvenuta un anno fa.

Il sindacato ricorda che sono azioni criminose di "una violenza inaudita, messe in atto da criminali senza scrupoli e che non hanno nulla da perdere. Ed è solo per il caso o la fortuna che non ci siano state delle vittime".

La Filcams annuncia che si farà promotrice, nei prossimi giorni, di tavoli di confronto nelle diverse prefetture provinciali per affrontare il tema della sicurezza degli operatori della Vigilanza Privata con una particolare attenzione per quelli che lavorano in strada e nelle centrali operative.