«Assenti, ma prendete il gettone» consiglieri accusati dal presidente

Richiamo di De Camillis ai politici che lasciano le commissioni e prendono lo stesso 92 euro lordi «Basta con le apparizioni episodiche, si faccia attenzione alle firme sui registri di presenza»

PESCARA. C’è qualcosa che non va nelle commissioni consiliari del Comune di Pescara? Una lettera del presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis, tenuta sinora riservata, fa nascere il sospetto di qualche irregolarità. Ad esempio, fughe dei consiglieri dalle sedute dopo aver firmato i registri delle presenze, in modo da ottenere lo stesso il pagamento dei gettoni (92 euro lordi ciascuno).

Per la verità, un’inchiesta condotta tempo fa dal Centro aveva fatto emergere qualche assenza ingiustificata. Ma le commissioni hanno continuato a funzionare senza controlli.

Ora è intervenuto De Camillis, con una lettera indirizzata ai presidenti delle 13 commissioni consiliari. Ecco che cosa dice. «Pregiatissimi presidenti», scrive in sintesi De Camillis, «l’attuale momento storico impone massima trasparenza, chiarezza, collaborazione. Uno degli argomenti spinosi su cui si dibatte ampiamente è la congruenza tra emolumenti percepiti dagli amministratori della res pubblica e l’impegno e la partecipazione alla vita politica e amministrativa».

«Per un corretto e proficuo lavoro delle commissioni», prosegue il presidente, «necessita che siano garantiti la partecipazione ai lavori delle commissioni di tutti i suoi componenti; la massima attenzione nell’individuazione degli argomenti da sottoporre alla discussione; l’osservanza alle modalità formali e sostanziali, sia normative, sia regolamentari, sia etiche in ordine alla partecipazione ai lavori».

Da qui il richiamo: «In tale ambito, ritengo che sia necessario e opportuno che i componenti delle rispettive commissioni siano sensibilizzati ulteriormente sul tema dell’attenzione nell’apposizione della firma sui registri di presenza, specie in ordine all’orario d’ingresso alla riunione, tenendo ben distinte le firme per presenze effettive alla prima convocazione e per presenze effettive alla seconda convocazione. I rilievi di responsabilità per eventuali irregolarità attengono a diversi livelli, essendo il foglio dell’elenco delle firme documento con funzione certificatoria e probatoria per richiedere la corresponsione dei gettoni di presenza e i rimborsi ai datori di lavoro per le assenze dal servizio». «Ritengo altresì», avverte De Camillis, «che debbano essere stigmatizzate le presenze a tempo, in quanto incidono negativamente sulla funzionalità dell’organizzazione, sull’efficienza e sull’economicità dell’attività della commissione». «Per quanto concerne», conclude la lettera, «le situazioni determinate da firme di presenze sui registri che si risolvono in mere apparizioni episodiche e fughe precipitose, ove si dovessero verificare, reputo che le medesime vadano oltre ogni commento istituzionale ed afferiscano al senso di coscienza individuale».

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