Asta del pesce a Pescara, in tilt il sistema informatico e disagi per gli armatori

Asta partita dopo tre ore e in modalità verbale. Momenti di tensione tra gli armatori con il necessario intervento delle forze dell’ordine per tenere sotto controllo la situazione
PESCARA. Questa mattina all’alba, il sistema informatico al mercato ittico all’ingrosso di Pescara è andato in tilt e non c’è stato verso di farlo riavviare. Dopo molteplici tentativi si è deciso di tornare alle vecchie maniere con l’asta verbale, ma ormai erano passate già diverse ore e per il forte disappunto degli armatori, come accade in questi casi, il ritardo nelle operazioni ha provocato un’importante diminuzione dei prezzi del pesce, soprattutto di quello venduto negli ultimi turni di vendita. La rabbia e l’esasperazione generale, con le inevitabili tensioni tra armatori e commercianti, hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine per riportare la calmaQuesta mattina all’alba, il sistema informatico al mercato ittico all’ingrosso di Pescara è andato in tilt e non c’è stato verso di farlo riavviare. Dopo molteplici tentativi si è deciso di tornare alle vecchie maniere con l’asta verbale, ma ormai erano passate già diverse ore e per il forte disappunto degli armatori, come accade in questi casi, il ritardo nelle operazioni ha provocato un’importante diminuzione dei prezzi del pesce, soprattutto di quello venduto negli ultimi turni di vendita. La rabbia e l’esasperazione generale, con le inevitabili tensioni tra armatori e commercianti, hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine per riportare la calma.
“In passato questi episodi succedevano di rado – racconta Doriano Camplone Presidente dell’Associazione Armatori “Mimmo Grosso” – ma negli ultimi mesi sta accadendo un pò troppo spesso per via di un sistema informatico vecchio e obsoleto. Ho scritto anche una lettera denuncia al direttore con richiesta di manutenzione urgente, ma stamattina abbiamo toccato davvero il fonfdo. Un grave episodio di disservizio della struttura mercatale che è la conseguenza di una mediocre gestione – dichiara ancora Camplone – sia da parte del Direttore che dell’Assessorato competente. A causa del previsto trasferimento del mercato nella nuova sala d’asta posta nella banchina sud, ma che non può entrare in funzione per carenze logistiche, il vecchio mercato è stato lasciato all’abbandono, senza le docute manutenzioni e i necessari aggiornamenti per garantire il regolare funzionamento del sistema informatico. Oggi però i nodi sono arrivati al pettine – tuona Camplone – e la struttura non ha garantito il dovuto servizio di mercato. In definitiva, un duro colpo per la filiera ittica locale, aggravato dall’importanza economica nel periodo pre natalizio. Alcune settimane fa ho incontrato il sindaco – conclude Doriano Camplone – gli ho illustrato la questione, ma ad oggi nulla è stato fatto. Se non cambierà nulla scoppierà una nuova protesta, e non è escluso il ricorso alle vie legali per il risarcimento dei danni economici arrecati dai gravi episodi di disservizio del mercato ittico.”

