Auto finisce nel fiume, morti fratello e sorella: Miglianico sotto choc per due ragazzi felici che gestivano un bar

Tornavano a casa dopo il lavoro all’Italians di Chieti Scalo Il sindaco: paese in lutto. Trovate i soldi per le nostre strade

MIGLIANICO. Un dolore senza fine segna il volto di Nando Timperio, 60 anni, architetto e capo dell’ufficio tecnico del Comune di Miglianico. Il papà di Pierpaolo e Valentina è sul ponte della tragedia, vicino ai suoi ragazzi che non ci sono più. Guarda in silenzio il viavai di vigili del fuoco, carabinieri e poliziotti, mentre la gente si accalca. Il suo dolore è segnato da una profonda dignità. Ma è troppo forte anche per piangere.

Era orgoglioso, papà Nando, dei suoi ragazzi che tornavano a casa quando la notte era fonda non perché fossero stati in giro a divertirsi. Pierpaolo e Valentina lavoravano insieme, e insieme sono morti dopo aver chiuso l’Italians bistrot che si trova a Chieti Scalo, al civico 189 di viale Abruzzo. L’impegno prima di tutto il resto. Così il loro bar andava molto bene grazie alla volontà e alla serietà di due ragazzi bellissimi. E alla presenza costante e protettiva della mamma, Katia Paravia, che lavorava con loro. L’Italians è un punto di riferimento dei giovani non solo scalini. Pierpaolo l’aveva aperto il 5 aprile scorso. E subito era arrivato il momento della notorietà quando il regista abruzzese, Pierluigi Di Lallo, aveva deciso di girare una scena del film “Ambo”, con Adriano Giannini e Serena Autieri, proprio nel bistrot di viale Abruzzo dove ora le serrande sono abbassate mentre papà Nando e un parente corrono in auto da Miglianico verso l’obitorio del policlinico di Chieti. Lì i corpi dei suoi ragazzi aspettano di essere sottoposti, questa mattina, a un esame esterno, dopo che il pubblico ministero, Rosangela Di Stefano, ha deciso di non fare eseguire alcuna autopsia.

Su Facebook, le fotografie di Valentina raccontano della sua bellezza, del suo amore per il mare e per luoghi affascinanti come San Vito ed i trabocchi. Mentre le amiche le dicono addio con frasi struggenti o ricordando semplicemente il suo sorriso e la voglia di vivere. Si era diplomata all’Istituto per ragionieri e geometri “Ferdinando Galiani” di Chieti, Valentina, e si era poi iscritta all’Università D’Annunzio per laurearsi in psicologia. Aveva quindi deciso di trasferirsi da Miglianico a Chieti, affittando un appartamento in via dei Peligni, poco prima della discesa del Tricalle, con l’amica Debora di Bucchianico, per evitare di fare su e giù, ogni giorno, dalla Val di Foro in città. A novembre però era tornata dal fratello e dal papà nella sua Miglianico che da ieri è sotto choc.

Il giovane sindaco, Fabio Adezio, è tra i primi ad arrivare sul ponte maledetto. Su Facebook posta una frase dedicata ai ragazzi scomparsi e al loro papà che da trent’anni lavora nel Comune che lui amministra da maggio. «In questo momento la razionalità mi abbandona e lo sconforto prende il sopravvento. Sono addolorato per l'amico Nando. Prego per lui e la sua famiglia affinché trovi la forza di affrontare l'ingiustizia della perdita dei propri figli». Ma sul luogo della tragedia il sindaco si sfoga dopo aver annunciato il lutto cittadino: «Nessuno mi venga più a dire che non ci sono soldi per rifare le nostre strade».(l.c.)