Auto rimosse in strada: una su 5 non viene ritirata

Diversi i proprietari che rinunciano a riprendere dal deposito il proprio veicolo Incidono i costi elevati dell’intervento del carro attrezzi e della sanzione

PESCARA. Un automobilista su cinque, che si vede portare via la propria auto dal carro attrezzi per l’assicurazione scaduta, non va a ritirare il veicolo. Preferisce far rottamare il proprio mezzo, piuttosto che spendere oltre mille euro tra costi di rimozione, deposito e una nuova polizza assicurativa.

È questo ciò che emerge dai dati forniti ieri dal vice sindaco Enzo Del Vecchio. Dati che riguardano, però, solo i veicoli sequestrati per assenza del certificato assicurativo. Queste cifre, quindi, non tengono conto degli altri sequestri dei mezzi, relativi alla mancanza di patenti o a quelle scadute, alle revisioni non effettuate, alla guida pericolosa, in stato di ebbrezza o per incidenti. Poi, ci sono le semplici rimozioni effettuate per i divieti di sosta, il cui costo tra ritiro e sanzione si aggira sui 130 euro. Niente a che vedere con la spesa che un malcapitato automobilista deve sostenere per il sequestro a causa dell’assicurazione scaduta o, addirittura, inesistente. Per poter ritirare il mezzo sequestrato, il proprietario dovrà innanzitutto pagare la sanzione, pari a 841 euro, poi la rimozione, cioè altri 120 euro. Infine dovrà rinnovare o stipulare una polizza assicurativa per almeno sei mesi e ciò significa spendere altri 200-300 euro. Insomma, per il ritiro ci vorranno almeno 1.200 euro. Un costo elevato che non tutti si possono permettere e, soprattutto, non è sempre conveniente sostenere, perché se l’auto è molto vecchia e la spesa supera il suo valore è preferibile disfarsene.

Ed ecco la strada che, non di rado, viene scelta in alternativa. L’automobilista può richiedere la rottamazione del proprio veicolo e in questo caso i costi si riducono a circa un terzo della spesa da sostenere per il ritiro. Infatti, si dovrà pagare solo un quarto della sanzione, cioè 225 euro; poi, la rimozione, pari a 120 euro; e, infine, la rottamazione che varia da 50 a 150 euro a seconda del tipo di mezzo. Il tutto per circa 440 euro, contro i 1.200 necessari per il ritiro. Ma quanti sono gli automobilisti che optano per quest’ultima scelta? Secondo i dati in possesso del vice sindaco, i mezzi sequestrati per assenza di assicurazione, da gennaio fino al 30 giugno scorso, sono 284, di cui 56 avviati alla rottamazione. Ossia, il 19 per cento degli automobilisti avrebbe preferito rottamare il proprio mezzo per spendere di meno. Non si conoscono, tuttavia, le cifre riguardanti gli altri tipi di sequestri e le semplici rimozioni. Ma basta fare un giro in uno dei depositi della città per rendersi conto di quante auto non vengano ritirate. A Pescara, tra l’altro, sono due le società cui il Comune ha affidato il servizio di rimozione e custodia: D’Annibale e Di Blasio.

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