Blasioli: la Regione in ritardo sulla legge per la fibromialgia

PESCARA. Riflettori accesi sulla fibromialgia, la malattia reumatica cronica ampiamente diffusa in Abruzzo. La presa di posizione è del consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli. «È una...
PESCARA. Riflettori accesi sulla fibromialgia, la malattia reumatica cronica ampiamente diffusa in Abruzzo. La presa di posizione è del consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli. «È una patologia diffusa eppure poco considerata, specie dalle istituzioni». sottolinea l’esponente Dem, «si calcola che tra il 2 e l’8% della popolazione soffra di questa sindrome, di cui il 90% donne. Nel tentativo di colmare il vuoto legislativo e dotarsi di un quadro di riferimento finalizzato alla prevenzione, diagnosi e cura di questa patologia invalidante, e quindi all’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate, il 30 marzo 2021 la Regione Abruzzo ha approvato la Legge Regionale n. 7/2021 “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia”».
Blasioli ricorda che «il Pd ha votato la legge regionale, pur ritenendola poco incisiva rispetto al ben più importante riconoscimento della malattia tra i livelli essenziali di assistenza, di competenza però ministeriale. Tuttavia, oggi dobbiamo rilevare come la legge regionale sia rimasta di fatto inattuata».
«Proprio per questo motivo», aggiunge, «ho indirizzato una lettera all’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, al direttore del Dipartimento Sanità Claudio D’Amario e al direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza al fine di appurare, tra le altre cose, se se sia stato istituito il Comitato scientifico regionale preposto alla redazione delle linee guida per la diagnosi, la cura e la prevenzione della sindrome fibromialgica; se sia stato avviato il registro regionale della fibromialgia per la raccolta e l’analisi dei dati clinici dei pazienti al fine di monitorare l’andamento epidemiologico della malattia». La richiesta finale: «Sollecitiamo il Ministero a procedere quanto prima all’aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assitenza), e la Regione ad attivarsi affinché ciò avvenga e a provvedere all’effettiva attuazione della legge regionale».