Pescara, bocciato il primo ricorso della Tua: i bus elettrici restano fermi. Marsilio: «Non ci arrendiamo»

Il caso della Strada parco. La decisione lampo arriva dal Consiglio di Stato. Fissata intanto l’udienza di merito al 19 giugno. Sospiri: «Bloccato un servizio pubblico per un pregiudizio»
PESCARA. Il giorno dopo l’ordinanza del Tar di Pescara che martedì scorso ha fermato il transito dei bus elettrici sulla strada parco per la mancanza del collaudo e dei controlli di sicurezza, arriva già un’altra decisione: ieri il Consiglio di Stato ha bocciato la richiesta, presentata dalla Tua, di sospendere l’ordinanza del Tar. «Appare condivisibile», recita il decreto del Consiglio di Stato, «l’evocato “approccio precauzionale” utilizzato dal Tar in assenza di un completamento di tutti i controlli di sicurezza da parte dell’autorità effettivamente competente sul tracciato». Il 19 giugno sarà il giorno della discussione. Nell’attesa, i mezzi elettrici restano in garage e, fino al 3 giugno, non sarà possibile riattivare le linee dei bus tagliate con l’avvio del servizio sulla strada parco: «Nonostante le attività di attivazione delle linee precedentemente in esercizio siano particolarmente complesse e articolate», recita una nota della Tua, «le stesse verranno perfezionate entro il fine settimana; per tale motivo, il servizio ante 28 aprile sarà attivato il 3 giugno».
La presa di posizione del Consiglio di Stato è arrivata sul finire di una giornata segnata da due blocchi distinti di dichiarazioni politiche: da una parte, il centrodestra di governo che difende i bus elettrici in attesa della filovia che verrà – «entro la fine dell’anno», secondo i piani della Tua – e, dall’altra, l’opposizione che parla di «mobilità senza cervello». Il governatore Marco Marsilio di Fratelli d’Italia annuncia che la sfida dei bus elettrici prima e della filovia dopo non è persa, anzi rilancia: «La Regione Abruzzo aderisce al ricorso d’urgenza che la Tua e il Comune di Pescara presenteranno al Consiglio di Stato per richiedere un provvedimento monocratico di assoluta urgenza per sospendere l’ordinanza del Tar di Pescara sui bus elettrici lungo la strada parco». Marsilio prosegue: «Armati di santa pazienza confidiamo che anche in questa occasione il Consiglio di Stato chiarirà i dubbi che sistematicamente vengono messi in discussione nelle sentenze del Tar. Siamo convinti anche dalla bontà del servizio mostrato in questi giorni di esercizio e dalla più che positiva risposta da parte dell’utenza». Sulla stessa linea, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri di Forza Italia: «L’attivazione del servizio di trasporto pubblico di massa a zero impatto ambientale sull’ex tracciato ferroviario è un’opera semplicemente giusta», dice Sospiri, «lo ribadiremo nel ricorso al Consiglio di Stato, dinanzi al quale difenderemo un servizio che ha fatto registrare 5mila passeggeri a settimana, 20mila nel primo mese, ossia il 28 per cento di utenti in più rispetto ai classici autobus di linea, intercettando la positiva preferenza di anziani, studenti, e lavoratori, oggi rimasti a piedi, oltre che dando un contributo sostanziale alla riduzione dei gasi di scarico in un’ampia fetta della città». Sospiri contesta la decisione del Tar e ne parla così: «Spiace si sia scelto di bloccare un servizio pubblico, garantito nell’interesse del territorio, per quello che sembra un pregiudizio, fissando addirittura un’udienza all’anno prossimo, dilatando in modo abnorme il tempo dell’attesa».
Il Comitato Strada parco Bene comune, autore del ricorso che ha provocato il blocco dei bus elettrici, esulta dopo la prima decisione del Consiglio di Stato: «Marsilio ha evocato l’urgenza di risolvere “i dubbi che sistematicamente vengono messi in discussione nelle sentenze del Tar di Pescara” ed è stato subito accontentato», dicono il presidente Ivano Angiolelli e il vice Maurizio Biondi, «il dispositivo del decreto, che ha respinto l’istanza di misure cautelari monocratiche, ha assunto come condivisibile “l’approccio precauzionale” utilizzato dal Tar, in assenza di un completamento di tutti i controlli di sicurezza da parte dell’autorità effettivamente competente sul tracciato. Ciò», concludono, «ci rende ragionevolmente fiduciosi circa l’esito dell’appello, la cui discussione è stata fissata nella camera di consiglio del 19 giugno». Consapevole sia della tempistica della decisione che dell’eventualità di una sentenza sfavorevole, la società regionale di trasporto si è fatta trovare del tutto impreparata e, senza aver minimamente ipotizzato un piano B, ha lasciato e sta lasciando ancora in queste ore, migliaia di cittadini letteralmente a piedi: lavoratori, studenti, anziani e persone con disabilità che utilizzavano la linea Verde e che si sono ritrovate improvvisamente senza alternative».
La Filt Cgil parla di «disagi importanti che hanno interessato anche i viaggiatori provenienti con bus da fuori provincia o comunque da comuni limitrofi. Ad oggi e con l’interruzione della linea Verde, gli stessi viaggiatori proveniente da nord, continuano inspiegabilmente a non disporre della prosecuzione del viaggio verso Pescara». Secondo Di Eugenio, «la sospensione della Linea Verde non può e non deve tradursi in un vuoto di mobilità, soprattutto in un contesto di alta densità abitativa dove la domanda di trasporto è costante e significativa come dimostra il chiaro interesse mostrato sin dai primi giorni dai cittadini».