Bombe carta, spaccio e assembramenti: esposto dei residenti 

«Piazza dei Grue fuori controllo», grido d’aiuto degli abitanti «Servono telecamere e controlli con agenti in borghese»

PESCARA. Urla, bestemmie e un campionario di insulti nei confronti dei residenti. Sostanze stupefacenti consumate alla luce del sole, risse fra bande di ragazzini davanti ad anziani e bambini. E poi motorini che sfrecciano sulle aree pedonali, strade usate come orinatoi, panchine, cestini, aiuole e stalli per le biciclette vandalizzati. Succede tra piazza dei Grue, largo Baiocchi e nelle strade limitrofe. I cittadini «impotenti ed esasperati» hanno messo tutto nero su bianco e hanno inviato un esposto al sindaco Carlo Masci, al comandante dei vigili urbani Danilo Palestini, al questore Francesco Misiti e al comandante provinciale dei carabinieri Eduardo Gambardella. L’ultimo episodio violento si è verificato lunedì sera, quando due bombe carta sono esplose nel quartiere intorno alle 23,30, a pochissima distanza l’una dall’altra, seminando il panico tra le famiglie.
«Non ne possiamo più», si sfogano i residenti, annunciando la formazione del Comitato dei cittadini di piazza Grue, «la situazione sta degenerando. I nostri bambini sono spaventati, abbiamo dovuto raccontare loro che i rumori delle due esplosioni fossero i fuochi d’artificio. Lo abbiamo fatto per non alimentare ulteriori tensioni». Le famiglie perbene della zona, quelle che non si rassegnano a diventare ostaggio delle bande di baby delinquenti, denunciano «assembramenti continui e strani movimenti che fanno pensare a un traffico di sostanze illecite», e chiedono perciò la convocazione di un tavolo di coordinamento con le forze dell’ordine, in modo da «esplicare le dinamiche di quanto accade ed essere informati su strategie di contrasto efficaci, che ad oggi non si sono intraprese». Come si legge sull’esposto, sono diverse le proposte avanzate dal costituendo Comitato dei cittadini di piazza dei Grue, tra le quali «controlli sistematici, anche attraverso agenti in borghese e cani antidroga, e l’installazione di un sistema di videosorveglianza sulle aree di piazza dei Grue e largo Baiocchi».
«L’invio di semplici pattuglie delle forze dell’ordine», prosegue il documento, «non risulta efficace. I delinquenti si sono organizzati: le auto di servizio sono facilmente individuate, le attività vengono immediatamente sospese, chi di dovere si dilegua per le vie circostanti e appena dopo il passaggio delle volanti tutto riprende nella piena indifferenza e, anzi, nello scherno generale e con crescente odio nei confronti dei residenti, appellati come spie infami».
La prima segnalazione dei cittadini risale all’8 febbraio 2018, quando con oltre 170 firme sono stati segnalati «atti di vandalismo, consumi e traffici di droga, continui atti di disturbo della quiete pubblica a qualunque ora del giorno e della notte». Adesso, a distanza di oltre due anni, la situazione è peggiorata. L’unica risposta è stata la convocazione della commissione comunale sicurezza, presieduta da Armando Foschi, alla quale hanno partecipato anche cinque rappresentanti del quartiere. «Ma le risposte non ci hanno soddisfatto», rimarcano i residenti, «perché nel nuovo piano di videosorveglianza la nostra zona non è stata inserita».
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