Brioni sostituisce Pesci con l’astro nascente Flore

Penne, avvicendamento deciso prima della scadenza contrattuale il Ceo cresciuto nella maison cede il posto al manager di Bottega Veneta

PENNE. Cambio al vertice di Brioni: Francesco Pesci, dal 1 novembre, non sarà più amministratore delegato dell’azienda, al suo posto subentrerà Gianluca Flore, astro nascente del gruppo Kering.

Lo ha annunciato una nota della holding francese proprietaria del marchio pennese e di Bottega Veneta, l’altra maison del lusso da cui proviene il nuovo Ceo che prenderà il posto di Pesci. Prima di entrare in Brioni, Flore ha trascorso più di sei anni da Bottega Veneta, all’inizio come presidente della regione America, poi come direttore Retail & wholesale Ww e Ceo della regione Asia-Pacifico. Avvicendamento che cade quasi in concomitanza con la scadenza naturale del contratto dell’Ad Pesci, ruolo ricoperto per 4 anni, dal novembre 2010 a oggi.

Questi gli altri cambi in casa Kering: Carlo Alberto Beretta è il nuovo ceo di Bottega Veneta (nomina effettiva dal 7 gennaio 2015), mentre Sarah Crook è ceo del brand Christopher Kane dal 17 novembre prossimo. La manager prende il posto di Alexandre de Brettes, che ha completato l'integrazione del marchio nel gruppo Kering e rimarrà nel gruppo francese. I tre ceo Flore, Beretta e Crook riporteranno a Marzo Bizzarri, ceo della divisione Luxury - Couture & leather goods di Kering, che rimarrà presidente di Bottega Veneta.

Alla Brioni di Penne, Pesci, che si dice «pronto a perseguire nuove opportunità professionali», ha trascorso ben 17 anni, costruendovi quasi tutta la sua carriera. Partito da assistente al direttore vendite, già nel 1997, Pesci ha assunto la responsabilità commerciale del marchio per i mercati di Asia, Oceania e Medio Oriente. Nel 2002, si è trasferito a Milano per occuparsi della showroom uomo, ma due anni dopo ha deciso di lasciare Brioni per Damiani International, dove ha seguito prima l'area del Far East, poi la filiale di Tokyo in veste di direttore e Ad. Parentesi terminata nel settembre 2007 con il ritorno alla casa di moda di Penne come direttore commerciale mondo.

Nel ruolo di Ad, Francesco Pesci ha vissuto i momenti più difficili dell’azienda vestina: dalla chiusura della linea donna nello stabilimento di Congiunti, a Collevorvino, nel settembre del 2011, al passaggio di Brioni nelle mani del colosso francese del lusso, prima Ppr oggi Kering, nel novembre dello stesso anno. Operazioni necessarie ma affatto indolori per la storica sartoria pennese e per tanti lavoratori, alcuni dei quali usciti da Brioni dopo le ristrutturazioni aziendali imposte dal management d’oltralpe. A Pesci, manager esperto e ottimo conoscitore del glorioso passato di Brioni, è stato dunque affidato l’arduo compito di traghettare un’azienda in crisi, ma con una forte identità e indubbie potenzialità, verso nuove prospettive che solo un partner solido come la holding francese avrebbe potuto garantire. Lo stesso François-Henri Pinault, patron di Ppr, nei giorni successivi all’acquisizione dichiarò: «Brioni dispone di un savoir-faire artigianale di grandissima qualità ed è sinonimo di eleganza maschile italiana. Nutriamo notevoli ambizioni per questa maison, cui forniremo accesso all'insieme delle nostre esperienze e competenze per permetterle di scrivere una nuova pagina della sua storia, preservandone l'identità».

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