«C’è poco sangue, venite a donare» 

Appello del Centro trasfusionale: il consumo di piastrine è aumentato del 40%

PESCARA. Diminuiscono rapidamente le scorte di sangue all’ospedale civile e servono più donazioni per far fronte alle esigenze estive. Come ogni anno, in questo periodo di forte caldo, la carenza di sangue torna a farsi sentire in modo prepotente. A ricordarlo è Patrizia Accorsi che dirige il Centro trasfusionale.
«Purtroppo dall’inizio dell’estate i dati su produzione e consumo di sangue per la nostra regione non sono confortanti», afferma la dottoressa, «mentre per i primi mesi dell’anno l’Abruzzo ha registrato un incremento, con il sopraggiungere dell’estate i dati di raccolta, probabilmente anche a causa del gran caldo, hanno registrato una flessione importante. Nella Asl di Pescara, a fronte di un aumento dei globuli rossi trasfusi del 5%, stiamo registrando una diminuzione delle donazioni di sangue di circa il 6%. È un dato preoccupante, perché le scorte stanno rapidamente diminuendo con un bilancio tra produzione e consumi negativo».
Un altro aspetto che già da alcuni mesi preoccupa è l’approvvigionamento delle piastrine. «Facendo un confronto tra il 2022 e il 2023 abbiamo incrementato i consumi di oltre il 40%. Questo a significare centinaia di trasfusioni di piastrine in più rispetto all’anno precedente per sostenere i pazienti ematologici. Quindi ci troviamo in una situazione che vede una necessità sempre crescente di supporto trasfusionale, non solo per i pazienti ematologici, ma anche per l’urgenza emergenza, che soprattutto nel periodo estivo registra l’aumento di incidenti gravi».
L’appello di Accorsi è chiaro. «In questo periodo di vacanza dobbiamo pensare di andare a fare una donazione. La necessità di sangue non si spegne mai, e se impariamo ad essere metodici anche con sole due donazioni in un anno a donatore, potremmo aiutare tutti i pazienti che purtroppo hanno bisogno del supporto trasfusionale. Il loro benessere dipende da noi, da tutti noi».
Lo stesso appello arriva da Anna Di Carlo, presidente Fidas Pescara e Abruzzo.
«D’estate c’è una categoria che non va mai in vacanza, ed è quella dei malati», afferma, «occorre una maggiore sensibilizzazione dei cittadini sul tema della donazione. L’impegno dei donatori periodici è fondamentale, ma il messaggio è rivolto a tutti, ed è un invito a diventare donatori e donatrici. Tutte le persone in buona salute tra i 18 e i 65 anni devono conoscere l’importanza di questo gesto salvavita e devono imparare a contribuire, con una scelta responsabile e consapevole, a garantire la continua disponibilità di sangue anche durante i mesi di caldo eccessivo. Diventate donatori di sangue, per voi stessi e per gli altri».
Spesso ci si chiede se donare in estate possa comportare dei rischi. La risposta è no, «basta garantirsi un’idratazione abbondante e un’alimentazione leggera», spiega il medico, «sia prima che dopo la donazione».
Non può donare chi ha comportamenti a rischio, come assunzione di sostanze stupefacenti, alcolismo, rapporti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive, chi è affetto da infezione da virus Hiv o portatore di epatite B o C, e chi fa uso di steroidi o ormoni anabolizzanti. (m.d.s.)
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