C’erano una volta i patriarchi

La famiglia numerosa di Mick Jagger e quelli in attesa di gemelli come Clooney
di Giuliano Di Tanna
Sterling Hayden era un attore americano famoso per i suoi ruoli di cattivo nel film noir e di sceriffo nei western di serie B. I più lo ricordano nei panni del poliziotto corrotto che Al Pacino-MichaelCorleone uccide a sangue freddo in un ristorante di New York nel “Padrino”. Nella sua lunga carriera cinematografica a Hayden capitò anche di interpretare il ruolo di un padre. Ad affidargli la parte fu Bernardo Bertolucci, uno dei registi della nuova ondata italiana degli anni Sessanta, quelli che (come Il Marco Bellocchio dei “Pugni in tasca”) avevano in massimo odio istituzioni come la famiglia e il ruolo paterno, cavalcando l’ondata anti-autoritaria del ’68. In “Novecento”, di Bertolucci Hayden interpretata un vecchio contadino, Leo Dalcò, padre di Folco, al quale da adulto dava faccia e nervi Gerard Depardieu. In una memorabile scena debitrice dei dipinti di Fattori e Segantini, Bertolucci ritrae Hayden-Leo a capo di una tavolata povera di cibo quanto ricca di figli. La silenziosa presenza di quel patriarca è il simbolo di un’idea di paternità dissolta sotto i colpi delle ideologie del Secolo breve.
Sì, i patriarchi esistono ancora oggi, fra i personaggi pubblici e come nelle vite private, ma nulla hanno più in comune con la ieratica presenza di Leo Dalcò. Pensate a Mick Jagger, un altro reduce degli iconclastici anni Sessanta. Il leader dei Rolling Stones ha quasi più figli delle rughe accumulate con l’età e le trasgressioni di una vita al limite. Ne ha 8, avuti da quattro donne diverse. E dicono che sia molto severo con loro: insomma, un papà vecchio stile a dispetto del suo passato vissuto all’insegna del trinomio sesso-droga e rock & roll. Era un patriarca anche un’altra icona pop degli anni Sessanta, Robert Kennedy, che nella sua breve vita ebbe 9 figli, alcuni dei quali morti come lui in circostanze violente. Un patriarca con figli (3) avuti da tre differenti rapporti sentimentali fu Vittorio Gassman; come anche il suo amico Ugo Tognazzi, che lo superò con quattro bambini avuti da tre donne differenti. Ma è inutile cercare fra i ricchi e famosi di oggi patriarchi con più di un paio di figli sui quali esercitare un’autorità messa in crisi anche dal femminismo. E’ in attesa di due gemelli, George Clooney, da sempre inseguito da gossip che lo vorrebbero uno dei gay più accuratamente nascosti di Hollywood. Fra i gay invece, da tempo felicemente usciti dall’armadio, ci sono padri come l’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, che con il suo giovane compagno Eddy Testa, è padre di un bambino avuto con l’inseminazione artificiale in America. Un altra coppia di padri gay è quella formata da Elton John e David Furnish, che di figli ne hanno solo uno, ma ne vorrebbero altri.
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