Camera, le schede dei tre collegi

8 Settembre 2022

Le liste del plurinominale non cambiano, i candidati all’uninominale sono diversi

PESCARA. Ogni elettore che il 25 settembre si presenterà al seggio riceverà due schede, una per la Camera dei deputati di color rosa e l’altra gialla per il Senato. Quelli che pubblichiamo oggi sono i fac simile ufficiali, diffusi dalle prefetture, dei tre collegi abruzzesi della Camera che eleggeranno in totale 9 deputati. In alto osservate il collegio numero 1 che comprende gli elettori di Chieti e provincia; a destra il collegio 2 Pescara-costa teramana; in basso il 3 L’Aquila-zone interne teramane.
Come è composta la scheda? È un misto di sistema elettorale maggioritario e proporzionale previsto dal Rosatellum. Ciascuna scheda è formata da riquadri rettangolari con indicato in alto il nome del candidato uninominale. Solo questi nomi cambiano in base al collegio e, quindi, saranno in totale 30 anche se gli elettori di ciascun collegio ne vedranno 10 sulla propria scheda.
Ciascuna lista che corre da sola ha il proprio candidato uninominale mentre i partiti riuniti in coalizione, di centrosinistra e centrodestra, hanno un candidato condiviso. Risulterà eletto chi, nel collegio di riferimento, riceverà più voti. I favoriti sono i candidati di coalizione.
All'interno del singolo riquadro, l'elettore troverà inoltre quattro nomi vicino ai simboli di 16 partiti (in totale 64 nomi). Sono le liste dei candidati “bloccati” del proporzionale. L’elettore non potrà esprimere preferenza. I candidati saranno eletti in modo proporzionale ai voti ricevuti dalle liste di riferimento. Sono favoriti i capilista dei partiti più forti che possono ottenere anche più seggi.
Ci sono tre modi per far valere il proprio voto. Prima opzione: l’elettore può segnare con una X il nome del candidato uninominale. In questo caso il voto è esteso anche alla lista, se però quel candidato si presenta con una coalizione di più liste, allora il voto viene ripartito in modo proporzionale ai voti ottenuti nel collegio. La seconda opzione possibile è quella di sbarrare direttamente il simbolo del partito: in questi caso il voto si estende anche al candidato uninominale. Il voto sarà valido anche qualora l’elettore sbarri sia il nome del candidato uninominale sia il simbolo della lista.
L’unica circostanza in cui il voto viene annullato si verifica se l’elettore sbarra il simbolo di un partito e il nome di un candidato uninominale non collegato a quella data lista.