Caos biglietti, trofeo Tim per pochi

Ressa ai punti Snai, numeri per la fila distribuiti nella notte senza avviso.

PESCARA. «Che schifo»: è iniziata con le maledizioni la giornata di un centinaio di appassionati di calcio che ieri mattina presto sono andati al punto Snai di via Nicola Fabrizi per cercare di acquistare il biglietto per il triangolare Inter, Juventus e Milan che si giocherà il 14 sera. Il trofeo Tim per la prima volta arriva allo stadio Adriatico e i tifosi s’infuriano davanti ai punti autorizzati per la rivendita dei biglietti: i centri Snai di via Fabrizi e Colonna e la tabaccheria Camaioni, ieri, rimasta chiusa. Nei giorni scorsi, l’agenzia di scommesse di via Nicola Fabrizi, come raccontano, aveva esposto un cartello in cui c’era scritto che ieri alle 7, avrebbe iniziato a distribuire i numeri per mettersi in fila e acquistare un posto per la partita di calcio.

A quell’ora, però, il cartello era stato sostituito: «Numeri per fila esauriti». E così, chi si è svegliato alle 4, partendo da Isola del Gran Sasso o da Atessa per arrivare in anticipo rispetto all’orario, ha fatto un viaggio inutile. Via Nicola Fabrizi, alle sette di ieri, era una via già in fermento con le macchine parcheggiate in seconda fila, con la folla urlante e vigili, polizia e carabinieri a pattugliare. L’inghippo, lo raccontano i tanti ragazzi, quasi tutti ventenni. «Hanno iniziato a distribuire i numeri questa notte. C’hanno fregato», dice Valerio. «Intorno alle 6, i tagliandi erano esauriti». Carmine, 16 anni, che abita vicino all’agenzia di scommesse, è sceso di casa all’una di notte e ha ritirato il numero 37. E chi, come lui, nella notte tra domenica e lunedì, sapeva che l’agenzia (che chiude alle 24) avrebbe distribuito i numeri, è andato nel centro Snai e ha trovato il direttore seduto fuori a distribuire i numeri.

«E’ una vergogna», dicono molti. Umberto Di Menno è il responsabile della Snai del centro. «Non c’è nessuna irregolarità», spiega. «Immaginando una grande affluenza, ho deciso di distribuire prima i numeri. Quando sono arrivato, intorno all’una di notte, ho trovato fuori già una sessantina di persone». «Bagarinaggio per gli amici», urlano fuori la Snai. Il direttore prosegue: «Il problema è che l’organizzazione ci ha dato meno di 400 tagliandi e ha cambiato spesso la data della messa in vendita. Ecco perché ho dovuto variare i cartelli e forse qualcuno ha equivocato sugli orari, perché stamattina la vendita doveva iniziare alle 10». Ieri, si potevano acquistare solo i biglietti per i distinti e le tribune (le curve erano già esaurite), ma soltanto pochi fortunati ci sono riusciti. Le lamentele sono arrivate anche al Codacons. Vittorio Ruggieri, vicecoordinatore regionale, dice: «Qual è stato il criterio della vendita? Non lo so. Il trofeo Tim è stata un’occasione persa per Pescara».