Caro energia e imprese: oggi incontro in Regione

21 Novembre 2022

Abruzzo, tavolo di lavoro convocato dagli assessori D’Amario e Campitelli Associazioni di categoria e sindacati chiedono agevolazioni per le aziende

Un primo confronto sul caro bollette e sulle difficoltà delle imprese a sostenere i rigori della crisi energetica.
Un tavolo per l’energia è fissato per questa mattina alle 11, nella sala riunioni al 5° piano degli uffici dell’assessorato all’Energia in corso Vittorio Emanuele a Pescara.
La convocazione è firmata dal assessori Daniele D’Amario e Nicola Campitelli, rispettivamente con deleghe a Attività produttive (Industria, Commercio, Artigianato) il primo, ed Energia il secondo.
Dall’altro lato del tavolo i rappresentanti di quindici sigle – Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio L’Aquila, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl – che hanno aperto una vertenza «che culminerà con una manifestazione in piazza».
L'approccio della Regione al problema sarebbe, secondo i firmatari della nota, «assai poco in sintonia con l’attenzione dimostrata dal nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, che ha messo la lotta contro gli aumenti energetici in cima alla propria agenda».
Il presidente della Regione, Marco Marsilio, anche in un’intervista concessa ieri al Centro, ha bollato come «propaganda strumentale» la richiesta.
«Una risposta seria alla crisi energetica non la dà un governo regionale, chi si attarda nella polemica e crede che noi possiamo pagare le bollette dice delle stupidaggini e fa propaganda politica», le parole esatte del governatore dell’Abruzzo.
Associazioni e sindacati, dal canto loro, chiedono la sospensione per 4/6 mesi delle addizionali Irpef e Irap a carico di imprese e famiglie, di rimettere in campo i fondi provenienti dalla programmazione 2014/20, e l'anticipazione di quelli della nuova programmazione 2021/27, oltre all'eventuale rimodulazione del Pnrr. Come anche l'erogazione di un credito di imposta di almeno il 50% alle imprese che decidono di installare pannelli fotovoltaici e il potenziamento, con risorse finanziarie rilevanti, dello strumento delle Comunità energetiche, con particolare attenzione alle aree montane. «Richieste alle quali la Regione», avevano affermato le associazioni di categoria, «ha risposto in modo sfuggente ed evasivo». Ora questo tavolo che dovrebbe costituire un primo importante approccio tra le due parti in causa.
Sindacati e associazioni si aspettano fatti concreti per evitare di dare vita alla mobilitazione che si materializzerà in una grossa manifestazione in piazza.