Casa popolare bloccata via ai lavori dopo 4 anni a Montesilvano

Annuncio del Comune: pronti a terminare l’incompiuta. L’assegnazione degli alloggi, forse, nel 2017. Ruggero: non è vero, solo proclami

MONTESILVANO. La posa della prima pietra risale al 2011 e i lavori non sono ancora finiti: se tutto andrà bene finiranno entro il 2016. E forse, nel 2017, i 12 alloggi popolari in costruzione in via Salieri, a Montesilvano, saranno assegnati. Ad annunciare che il cantiere bloccato da 4 anni sta per ripartire è l’assessore ai Lavori pubblici Valter Cozzi: «Questa rappresenta un’altra opera di Montesilvano abbandonata a se stessa per diversi anni e che intendiamo portare finalmente a compimento». Ma per l’opposizione, la ripresa dei lavori è solo un «proclama»: «Un puro slogan elettorale per i cittadini», dicono i consiglieri Lino Ruggero e Paolo Rossi, «e lo è soprattutto il fatto di finire i lavori entro la fine dell’anno».

I lavori riguardano la realizzazione delle condotte per la raccolta delle acque bianche e nere. «Questa serie di interventi è solo il primo piccolo passo», spiega Cozzi, «entro la fine dell’anno contiamo, invece, di avviare la procedura, più articolata, necessaria al completamento degli interni del palazzo di via Salieri, mettendo a disposizione della città una struttura necessaria».

Per il progetto del valore di un milione e 400 mila euro circa, il Comune ha investito circa 200 mila euro, mentre la parte restante è a carico della Regione. Il progetto originario prevedeva la realizzazione della palazzina in via Spagnuolo. Ma la forte pendenza del terreno individuato e l’inesistenza di alcuni requisiti necessari su quell’area, per la realizzazione di alloggi Peep, hanno portato a individuare un terreno differente, ossia l’area di via Salieri, con un aumento del costo di circa 357 mila euro. A febbraio 2013 è stato conferito l’incarico a un architetto, per la redazione del progetto esecutivo dei lavori di completamento per un importo complessivo di circa 325 mila euro.

All’interno dell’edificio, costruito su tre piani, ci sono 12 appartamenti da 80 e 60 quadrati e 12 box auto al piano terra.

«Come mai questa giunta non riesce ad avviare la macchina amministrativa e come mai i cantieri procedono a singhiozzo e sono fermi da mesi?», protestano Ruggero e Rossi, «persino il bocciodromo che ha ricevuto gli attesi finanziamenti non va avanti e non si capisce perché l’amministrazione, pur avendo i soldi, non prosegua l’opera. Maragno e soci sono bravi a guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, ma non scorgono invece la trave nei loro. Hanno attaccato aspramente la giunta di centrosinistra per i lavori in via Lazio e via Chieti nonostante siano stati completati nel giro di 6 mesi. Purtroppo», attaccano Ruggero e Rossi, «Cozzi continua ad avere la memoria corta parlando di “opere avviate irresponsabilmente”, ma queste opere non furono iniziate dall’amministrazione Cordoma, quando lui era presidente del consiglio comunale e poi consigliere di maggioranza? Povero Cozzi, ha continue crisi di identità».

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